22/06/2014 - 12:16

Energia, Cgia: decreto "taglia bollette" ininfluente per le pmi. Benefici solo per il 15% delle imprese

Tra le prime manovra ad essere annunciate dal governo Renzi, il taglio delle bollette per le piccole e medie imprese sembra essere diventato realtà, almeno secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal ministri dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Ma non tutti sono convinti che questa norma porti reali vantaggi alle Pmi.
Tra questi, l'associazione Cgia di Mestre che, in uno studio, sostiene come il provvedimento del governo sia quasi ininfluente per le piccole e medie aziende e che addirittura allontani la possibilità di un effetto ripresa. Secondo i dati messi a punti dall'associazione infatti il taglio alle bollette, non si tradurrà in alcun beneficio per l'85% delle imprese e dei lavoratori autonomi.
 
Il motivo? il beneficio riguarda le utenze collegate con una potenza impiegata superiore a 16,5 Kw. Per avere un ordine di grandezza, una comune famiglia è collegata con una potenza impiegata di 3 Kw, ma per molte sale anche a 5 Kw, spiega l'associazione. In termini assoluti dunque almeno 4 milioni di attività economiche non potranno beneficiare degli effetti del cosiddetto "taglia-bollette". Secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico, le imprese interessate da questo provvedimento sono 710mila. "Peccato - ha sottolineato la Cgia - che al di sotto della soglia dei 16,5 KW, operino almeno 4 milioni di imprese e di lavoratori autonomi che, pertanto, non godranno di nessun sconto".
 
In Italia le piccole imprese pagano l'energia elettrica oltre il 68% in più della media europea. Solo Cipro registra una situazione peggiore della nostra. Il costo praticato nel nostro Paese è pari a circa 200 euro ogni 1.000 Kwh consumati, mentre Cipro ne paga 234 ogni 1.000 kwh consumati. Le piccole imprese italiane pagano il 61% in più delle grandi imprese: solo in Grecia (82,4%) si registra un differenziale più elevato del nostro, ha continuato l'associazione.
 
"Qualsiasi misura che abbassi le tasse o, come in questo caso, riduce i costi di produzione delle attività economiche va salutata con soddisfazione. Detto ciò, ricordo che il 95% delle imprese presenti in Italia ha meno di 10 addetti e ben oltre il 70% degli artigiani e dei commercianti lavora da solo" ha commentato il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. "Appare evidente che buona parte di queste imprese e la stragrande maggioranza dei lavoratori autonomi operano con soglie di potenza impegnata ben inferiori ai 16,5 kW" ha concluso Bortolussi.
 
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Rosamaria Freda
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