28/04/2015 - 21:02

Energia, botta e risposta tra Mise, Aeeg e M5S su costo elettricità nel nostro Paese

Il governo ha intenzione di perseguire una politica di riduzione della bolletta elettrica, coerentemente con quanto già fatto negli scorsi mesi.
A precisarlo è il ministero dello Sviluppo Economico dopo le dichiarazioni fatte dal presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, Guido Bortoni, nel corso dell'audizione tenuta nei giorni scorsi davanti alla commissione Industria del Senato (nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui prezzi finali di elettricità e gas) a cui è seguito l'intervento del senatore del Movimento 5 Stelle, Massimo Girotto, che ha attaccato il governo per l'eccessivo costo dell'elettricita nel nostro Paese. 
 
Grazie al pacchetto "taglia bollette" varato nei mesi scorsi dal governo è stata già raggiunta una riduzione del prezzo dell'energia elettrica per le piccole e medie imprese di circa l'8-10% su base annua, fa sapere il Mise. Secondo le stime del ministero infatti con il "taglia bollette" sono stati sono stati risparmiati quasi 2,7 miliardi sulla bolletta elettrica. Di questa somma circa 1,7 miliardi a beneficio delle piccole e medie imprese, mentre il rimanente miliardo a favore dei consumatori. 
 
Nel dettaglio, per le imprese il minore esborso determinato dal "taglia bollette" ammonterà a 910 milioni mentre per le famiglie sarà pari a 313 milioni. Le ulteriori misure varate impatteranno positivamente per 771 milioni sulle aziende e per 694 milioni sui consumatori. Ma non finisce qui. Secondo il ministero la manovra dispiegherà i propri effetti complessivi, con gradualità, nel corso del 2015. Ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettrico, spiega ancora il Mise. 
 
Inoltre il ministero ribadisce il massimo impegno nell'attuare ulteriori misure che possano ridurre ancora l'impatto sulla bolletta elettrica degli "oneri generali di sistema" che secondo le valutazioni dell'Autorità per l'energia ammontano a circa 15 miliardi di euro. Le misure in fase di attuazione sono finalizzate a rendere più dinamico il mercato, spiega il Mise. Tra queste, il processo di market coupling che determina una significativa convergenza dei prezzi all'ingrosso verso i livelli medi europei, il completamento delle infrastrutture strategiche per eliminare i residui colli di bottiglia sulla rete e la piena liberalizzazione dei mercati retail, conclude il ministero. 
 
"L'approccio adottato per definire le misure del decreto legge n. 91/14 segue la via corretta, seppure difficile da percorrere, della riduzione degli oneri" aveva infatti detto a questo proposito il presidente dell'Aeeg, Bortoni, nell'ambito dell'audizione. Dal 2011 gli oneri generali di sistema sono infatti raddoppiati ha detto Bortoni pesando per il 23,98% sul costo finale della bolletta. In ordine di incidenza gli "oneri generali di sistema" sono rappresentati dagli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3), promozione dell'efficienza energetica (componente UC7). E ancora. Oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT), regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4), compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4), sostegno alla ricerca di sistema (componente A5), copertura del bonus elettrico (componente As), copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (componente Ae), si legge nella relazione presentata da Bortoni alla commissione. 
 
Bortone ha aggiunto che il crescente peso degli oneri generali "continua a destare forti preoccupazioni, non solo in relazione ai livelli elevati di tali oneri, che gravano sulla competitività del sistema produttivo del nostro Paese e sul bilancio delle famiglie italiane, ma anche in relazione alla notevole complessità che si è venuta a creare per la sovrapposizione di diversi meccanismi originata da altrettanti fonti normative". 
 
A questo proposito "Renzi aveva promesso bollette meno care per le piccole e medie imprese e per i consumatori domestici. Ma erano tutte chiacchiere e lo dimostrano i provvedimenti contenuti nel Def. Non solo infatti non si registrano le riduzioni annunciate, ma nei prossimi mesi cittadini e imprese pagheranno di più. Il Re è ormai nudo" ha detto il senatore Girotto a margine dell'audizione di Bortone. Il costo dell'energia all'ingrosso "scende per effetto anche della produzione di energia rinnovabile, ma le bollette sono sempre più salate e le nostre imprese sempre meno competitive" ha aggiunto Girotto. 
 
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Rosamaria Freda
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