30/09/2015 - 02:05

Energia, Aeeg; aumentano bollette di luce e gas. In rivolta le associazioni dei consumatori

Dal primo ottobre prossimo aumenteranno le tariffe energetiche degli italiani. In particolare, la bolletta della luce registrerà un incremento del 3,4%, mentre quella del gas del 2,4%.
A deciderlo è stata l'Autorità dell'energia elettrica e del gas (Aeeg) che ha aggiornato le condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori per il quarto trimestre 2015.

Nel 2015 complessivamente ogni famiglia italiana spederà per l'elettricità circa 505 euro, con un calo del 2,2% rispetto all'anno precedente, corrispondente ad un risparmio di oltre 11 euro. Per il gas la spesa a famiglia per lo stesso periodo sarà di circa 1.123 euro, con una riduzione del 4,2%, corrispondente a un risparmio di circa 50 euro rispetto all'anno scorrevole. Il risparmio complessivo nel 2015 per elettricità e gas sarà di oltre 60 euro per famiglia tipo.

Nel quarto trimestre del 2015 il rialzo per l'energia elettrica è sostanzialmente dovuto a due principali elementi. Il primo è l'aumento dei costi complessivi per l'approvvigionamento della "materia energia" che risente dei picchi di prezzo registrati sul mercato all'ingrosso nello scorso mese di luglio (+39% rispetto a giugno) a fronte di consumi di elettricità eccezionalmente elevati per il caldo record. Il secondo è l'esigenza di adeguare ancora al rialzo gli oneri di sistema, in particolare per sostenere i costi straordinari connessi alla fine del meccanismo di ritiro dei certificati verdi nel 2016 e i costi per gli incentivi all'efficienza energetica.

Per il gas l'Aeeg segnala un leggero calo della componente materia prima che riflette le aspettative al ribasso delle quotazioni a termine nei mercati all'ingrosso in Italia e in Europa, rendendo meno evidente quella che sarebbe la normale dinamica dei mercati al rialzo legata all'andamento stagionale dei consumi. Cali che grazie alla riforma gas dell'Autorità, capace di intercettare subito i segnali di prezzo all'ingrosso nei mercati, vengono immediatamente trasferiti ai consumatori finali, con effetti particolarmente significativi alla vigilia dei più alti consumi autunnali. La riduzione della materia prima è più che compensata principalmente dalla crescita dei costi di trasporto e della componente per la gradualità nell'applicazione della riforma gas, spiega l'Aeeg.

Energia elettrica. Nel dettaglio, l'aumento per l'energia elettrica riflette il rialzo dei costi di approvvigionamento complessivo della "materia energia" (che contribuisce a un +1,8% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo), in gran parte dovuto allo scostamento tra l'andamento effettivo del prezzo sul mercato all'ingrosso dell'energia elettrica nel terzo trimestre rispetto alle stime effettuate a giugno. Per l'elettricità, infatti, i prezzi di riferimento vengono aggiornati anche sulla base dei costi effettivi sostenuti dall'Acquirente Unico per approvvigionarsi sul mercato all'ingrosso nell'anno in corso, ovvero, fino al momento dell'aggiornamento trimestrale, e delle stime dei costi previsti per i mesi successivi.

Gas naturale. L'incremento per il gas è il risultato di diversi elementi. Da una parte risulta in leggera diminuzione (-0.6% sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo) la componente per l'approvvigionamento della materia prima che riflette le attese al ribasso delle quotazioni all'ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa, in linea con la tendenza delle altre commodity energetiche, rendendo meno evidente la dinamica stagionale dei prezzi del gas. Questa leggera riduzione viene però annullata da una crescita delle maggiorazioni sui costi di trasporto (componente Qt, +1,3% circa sulla variazione complessiva della spesa per il cliente tipo), in particolare della componente che si applica solo nel periodo invernale a copertura degli oneri derivanti tra l'altro dalla disponibilità delle infrastrutture di stoccaggio.
Ovviamente l'aumento delle bollette di luce e gas non è piaciuto alle associazioni di tutela dei consumatori. Per il Codacons l'incremento delle tariffe è "una pessima notizia per i consumatori italiani" ed è quindi necessario un intervento urgente sul fronte della tassazione. "Mentre le tariffe energetiche salgono, l'Italia detiene il record europeo per le tasse sull'energia. La pressione fiscale incide infatti sulle bollette per il 37% (luce) e per il 34% (gas). Situazione ben diversa in Europa, dove la tassazione media è del 32% sull'elettricità e del 23% sul gas" ha detto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

"Le famiglie italiane, quindi, subiscono non solo una tassazione più alta rispetto alla media europea, ma anche tasse sull'energia in costante crescita. Per tale motivo chiediamo oggi al governo e all'Autorità per l'energia un incontro con il Codacons affinché, dopo l'annunciata riduzione delle tasse sulla casa, si introduca nella Legge di stabilità un taglio alla tassazione sulle bollette energetiche" ha aggiunto Rienzi.
Si tratta di un "duro colpo" ha aggiunto Massimiliano Dona, segretario dell'Unione nazionale consumatori. "Nonostante i tentativi di spiegazione dell'Authority, si tratta di aumenti incomprensibili, considerata la diminuzione sia del prezzo del petrolio che del gas a livello internazionale" ha proseguito Dona sottolineando la necessità che il governo "abbassi le imposte, in particolare sul gas, dato che pesano per il 36,93% sul prezzo finale. Decisamente uno sproposito!"

Dello stesso avviso è anche la Coldiretti che sottolinea come l'aumento della spesa energetica in un momento di crisi abbia un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare.
Rosamaria Freda
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