10/06/2013 - 20:23

Enel, una centrale trasformerà le onde del mare in energia

Una centrale sommersa ad una profondità di 50 metri sarà in grado di produrre energia e soddisfare il fabbisogno di 240 famiglie.
Consumatori e imprenditori stanno dimostrando di credere sempre più nel settore delle rinnovabili, ciascuno contribuendo come può. I primi, ad esempio, al momento di porre le offerte di energia disponibili a confronto cercano per quanto possibile di preferire quelle che garantiscono una fornitura completamente ecologica, mentre i secondi cercano di concentrare i propri investimenti nella costruzione di nuovi impianti green.
 
Grazie a tali iniziative, il Gse ha stimato che nel 2012 in Italia circa il 31% della produzione lorda di energia proveniva da fonti rinnovabili.  E grazie ai passi avanti della tecnologia vengono concepite continuamente nuove idee per migliorare tali risultati.
 
Una di queste è una centrale sommersa in grado di sfruttare le onde del mare trasformandole in energia. La macchina delle onde, così è stata ribattezzata, si trova a circa 50 metri di profondità a largo della costa di Castiglioncello, nel mare di Punta Righini, e stando alle prime stime sarà in grado di soddisfare nell’immediato il fabbisogno di una cinquantina di famiglie. 
 
L’impianto, realizzato da 40Southenergy - una società fondata dall’italiano Michele Grassi - è già stato acquistato da Enel Energia, che per assicurarselo ha dovuto sborsare qualcosa come 400 mila euro. La macchina verrà inaugurata il 19 giugno a Punta Righini, e dal momento della messa in funzione sarà in grado di soddisfare le esigenze di circa 50 famiglie; dopo una prima fase iniziale la potenza arriverà a 150 kilowatt, e la macchina verrà trasportata all’isola d’Elba, nel mare di Pomonte, da dove riuscirà a far arrivare energia elettrica a circa 240 famiglie.
 
Punto di forza della struttura i costi di funzionamento, estremamente ridotti, (la macchina è in grado di produrre energia a costi tre volte inferiori rispetto al fotovoltaico) e il ridottissimo impatto visivo (non ci sono pale come per le eolico e la struttura, come detto, sarà collocata sott’acqua).
 
Estremamente semplice anche la tecnologia di funzionamento, con l’intero meccanismo basato su semplici principi di ingegneria meccanica applicati al moto ondoso; collocata nel Mediterraneo la macchina sarà in grado di produrre 720 chilowattora, ma in contesti dove maree ed onde sono decisamente superiori (vedi Inghilterra) si potrebbe arrivare anche al doppio. Oltre ad Enel ci sarebbero altre compagnie straniere interessate alla macchina delle onde made in Italy, non resta dunque che attendere il collaudo e sperare in un esito positivo della sperimentazione toscana.
 
Il mare riesce a generare una potenza tale da distruggere qualsiasi cosa incontri, ma allo stesso tempo può essere utile a produrre energia pulita, nella speranza che questi macchinari non inquinino più del normale. 
SuperMoney
autore