24/04/2013 - 14:37

Enel, energia verde premiata per la sostenibilità dal FTSE4Good

La produzione di energia verde frutta ad Enel il premio per la sostenibilità dell'indice FTSE4Good. La società si conferma anche sul podio del Carbon Disclosure Project
Ci capita spesso di confrontare le offerte di energia elettrica più convenienti proposte dai vari operatori attivi sul mercato guidati dal nostro intento di risparmiare, ma poco ci soffermiamo sulla condotta delle grandi compagnie e sul ruolo che queste svolgono nel più ampio panorama del mercato dell’energia o sui loro propositi di sostenibilià e tutela dell’ambiente.
 
Fornitura di energia elettrica verde e produzione industriale sostenibile, nel senso più ampio del termine. Enel è stata riconfermata fra le imprese quotate nell'indice FTSE (Financial Times Stock Exchange di Piazza Affari, ndr) come "FTSE4Good", ovvero come una delle migliori aziende in grado di distinguersi con il loro operato responsabile in materia di lotta ai cambiamenti climatici, di lotta alla corruzione, di rispetto dei diritti umani e di governance. 
 
Per quel che riguarda la cosiddetta performance “Environmental - social - governance” (Esg), Enel ha ottenuto un punteggio di 4 su 5. La presenza o meno delle aziende nei "FTSE4Good" influisce poi nelle scelte e nell'allocazione degli investimenti da parte di investitori qualificati e fondi comuni di investimento che puntano su società quotate che rispettano determinati standard che sono globalmente riconosciuti. 
 
Alla conferma della società guidata da Fulvio Conti nei "FTSE4Good" si aggiunge quella in un altro indice prestigioso, il Dow Jones Sustainability Index Europe, dove Enel è ormai da ben nove anni. Inoltre, dall'anno scorso si trova anche al terzo posto nella classifica del Carbon Disclosure Leadership Index Italy, dopo Fiat ed STMicroelectronics, e prima di Eni, al quarto posto, Fiat Industrial, Intesa Sanpaolo, Buzzi Unicem, Pirelli, A2A ed Italcementi. 
 
Quello del CDP, Carbon Disclosure Project, è ad oggi l'unico sistema su scala mondiale che misura, gestisce e condivide le informazioni ambientali. L'omonima organizzazione internazionale, la CDP operante nel no profit, gestisce una vasta banca dati per conto ed al servizio dei più importanti investitori istituzionali che gestiscono asset che sfiorano complessivamente gli 80 mila miliardi di dollari.
 
Anche i principali gruppi di produzione e gestione dell'energia si stanno dunque adoperando per allinearsi agli standard di sostenibilità ambientale. Un'operazione colossale se si pensa che fino a pochi anni fa di energie rinnovabili e di energia verde si sapeva pochissimo e i produttori erano piccole gocce nell'oceano dei combustibili fossili.
 
Enel, uno dei principali operatori italiani dell'energia, per fortuna è fra questi gruppi che vogliono guardare avanti per un futuro più sostenibile e pulito. Sicuramente sono da superare ancora molte barriere culturali, ma i primi passi sono stati compiuti. Il difficile, ora, è far capire che investire nelle rinnovabili fa bene non solo all'ambiente, ma anche all'economia.
SuperMoney
autore