Efficienza energetica edifici. Engie stima un risparmio in bolletta di 2,5 miliardi di euro

Lo "Studio sull'innovazione energetica negli edifici in Italia", realizzata per Engie dal Politecnico di Milano e presentato oggi al V "Forum Engie", in collaborazione con Anci ed Ambrosetti fa due conti sul futuro dell'efficienza energetica in Italia. Lo studio dice che nei prossimi 5 anni l'innovazione energetica negli edifici italiani consentirebbe di generare un volume d'affari per le imprese del settore superiore ai 29 miliardi di euro. Aumenterebbero fino a 130.000 posti i posti di lavoro e gli investimenti in ricerca e sviluppo salirebbero fino a 290 milioni di euro. Tutto questo porterebbe a un risparmio sulle bollette di 2,5 miliardi di euro e il maggiore fatturato causerebbere un gettito di 4,8 miliardi.

Dallo studio emerge che i consumi energetici degli edifici costituiscono il 40% dei consumi totali di energia in Italia e nella media europea. In Italia solo una piccola percentuale delle case (6-7%) è posizionata in una classe energetica di qualità elevata (A+, A, B). L'innovazione energetica degli edifici porta ad una riduzione dell'inquinamento atmosfercio e una migliore qualità dell'aria che respiriamo. Migliorare l'efficienza energetica delgi edifici significa evitare l'emissione in atmosfera di ben 5,4 milioni di tonnellate di CO2. Per ottenere tali risultati basta solo intervenire sul 20% delle abitazioni del centro e nord Italia, ovvero 1 casa su 5.

A tutto ciò andrebbe associata una politica energetica nazionale adeguata di supporto così come spiega Olivier Jacquier, amministratore delegato di Engie Italia: "Guardiamo con attenzione l'iter della Legge di Bilancio che auspichiamo possa dare una spinta decisiva a questo settore, rafforzando le regole e gli incentivi alla riqualificazione degli edifici pubblici e privati".