01/01/2013 - 01:00

Ecopneus: i risultati ad un anno dalla sua nascita

Dal 7 settembre 2011 ad oggi Ecopneus ha rintracciato, raccolto e avviato a recupero 227.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso in tutta Italia, oltre 620.000 Kg al giorno, che sono diventati strade, campi sportivi ed energia.
Ogni giorno oltre 620.000 kg di PFU - Pneumatici Fuori Uso raccolti ed avviati a trattamento. Questi i risultati raggiunti nel primo anno di attività da Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce le operazioni di raccolta, trattamento e recupero di una quota di PFU pari in peso a quanti pneumatici hanno immesso nel mercato del ricambio le aziende socie, che rappresentano circa l'80% del mercato italiano. Dal 7 settembre 2011, giorno di entrata in vigore del Decreto Ministeriale n. 82/2011, al 7 settembre 2012 Ecopneus ha gestito 97.629 richieste di prelievo pervenute dagli oltre 27.000 punti di generazione (gommisti, officine, stazioni di servizio) di Pneumatici Fuori Uso registrati in Italia. Grazie anche all'alta qualificazione e specializzazione delle aziende partner selezionate, Ecopneus ha potuto dunque raggiungere importanti risultati:
- 227.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte
- 27.361 punti di generazione del pneumatico-rifiuto serviti dal servizio di ritiro
- 97.629 richieste di prelievo completate
- 70.910 missioni di veicoli effettuate
- 92 aziende di raccolta attive su tutto il territorio nazionale
- 48 aziende che si occupano della frantumazione e valorizzazione dei Pneumatici Fuori Uso

Non nasconde la soddisfazione per i traguardi raggiunti Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus: "227.000 tonnellate di PFU raccolti in un solo anno di attività sono una quantità importante, ancora più notevole se si pensa che siamo partiti da zero con un sistema su scala nazionale da costruire in soli tre mesi e che riuscisse a provvedere a tutti gli aspetti necessari, dalla raccolta porta a porta fino al completo recupero di ogni pneumatico. Già al 31 dicembre Ecopneus aveva raggiunto e superato gli obiettivi fissati dalla normativa e tutto lascia prevedere che anche l'obiettivo posto al 31 dicembre 2012 - di raccogliere e recuperare l'80% di quanto commercializzato dalle aziende nostre socie - sarà centrato". L'efficienza gestionale messa in atto da Ecopneus nel 2011 ha reso possibile attuare dall'inizio del 2012 una riduzione degli importi del contributo ambientale associato all'acquisto di ogni nuovo pneumatico, a vantaggio dei consumatori finali, con una riduzione media di oltre il 3%. Le risorse derivanti dal contributo ambientale sono utilizzate esclusivamente per finanziare il sistema di gestione dei PFU e da esse non può derivare nessun dividendo. Eventuali avanzi di gestione dovranno, infatti, essere destinati per almeno il 30% ad operazioni di prelievo da stock storici al fine di concorrere a rimuovere l'ampio numero di accumuli abusivi ancora esistenti in Italia.

Gia nel 2011 Ecopneus aveva avviato a proprie spese un prelievo straordinario da un sito a ridosso della città di Ferrara dove giacevano accatastate circa 8.000 tonnellate di pneumatici. Proprio in questi giorni, invece, è in corso un'operazione finanziata con l'avanzo di gestione 2011 nell'area industriale di Oristano, dove stazionavano abbandonate in un deposito oltre 3.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso. L'intervento, completamente a carico di Ecopneus, terminerà entro il 15 novembre 2012. Lo sviluppo delle applicazioni della gomma da PFU e la creazione di un solido mercato per queste materie prime seconde rappresenta la chiave per consolidare e rilanciare un intero settore professionale ed industriale. L'Italia sconta uno sbilanciamento pregresso tra recupero di materia e recupero di energia, a favore di quest'ultimo, che Ecopneus sta riequilibrando grazie a progetti e ad azioni mirate che puntino a dimostrare la validità prestazionale della gomma da PFU e a rimuovere ogni errato preconcetto o percezione negativa sui PFU e sui materiali derivati. La gomma che si ottiene dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso può, infatti, essere vantaggiosamente utilizzata per realizzare superfici sportive, si può aggiungere sotto forma di polverino di gomma al bitume per asfalti per ottenere strade meno rumorose e più sicure, oppure essere impiegata per realizzare tutti quei presidi per la sicurezza presenti sulle nostre strade come cordoli, spartitraffico e isole pedonali e ancora in molte altre utili applicazioni.
Tommaso Tautonico
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