30/05/2019 - 13:04

Economia circolare: in un anno oltre 185mila oggetti riutilizzabili hanno trovato nuova casa

Il progetto Cambia il finale, che favorisce un circuito del riuso virtuoso e solidale, ha permesso di raccogliere nel 2018 oltre 806 tonnellate di ingombranti e non, delle quali più di 566 avviate al riuso. 17 le onlus partner di Hera, di cui cinque bolognesi, circa 270 soggetti svantaggiati direttamente coinvolti; oltre 151 tonnellate raccolte, pari a circa 12.000 oggetti, solo nell’area di Bologna.

 

Cambia il finale

5.780 ritiri effettuati, di cui quasi l’80% gratuiti a domicilio, per un totale di oltre 185.000 elettrodomestici e arredi usati, ma in buono stato, ai quali è stata data un’opportunità di riutilizzo. Questi sono solo alcuni dei risultati conseguiti nel 2018 da ‘Cambia il Finale’, il servizio di Hera attualmente attivo in 74 comuni emiliano-romagnolie realizzato in collaborazione con Last Minute Market e 17onlus locali,cinque delle quali operano nel Bolognese. Dati significativi, che corrispondono a oltre 800tonnellate di ingombranti,e non, raccolte, di cui oltre 566 avviate al riuso, in un’ottica di sostenibilità ambientale e attenzione al sociale.
L’iniziativa, infatti,si propone di dare nuova vita ai beni ingombranti, come mobili ed elettrodomestici, ma anche a indumenti e giocattoli, non più usati dai proprietari e ancora utilizzabili. Si alimenta, così, un circuito virtuoso e solidale del riuso, in linea con i principi di economia circolare e responsabilità sociale che Hera ha fatto propri.
Il valore sociale di questo progetto, che mira a ricercare un nuovo approccio ai vecchi concetti di consumo e di rifiuto, è ulteriormente valorizzato dalla presenza attiva degli enti no profit locali, che ne sono partner.Nel 2018,infatti, le 17 onlus che partecipano all’iniziativa hanno coinvolto un totale di 884 volontari e permesso 270 inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati, di cui un centinaio coinvolto direttamente in ‘Cambia il finale’. Indiscutibili, inoltre, i benefici ambientali, poichéfavorendo il riutilizzo si contribuiscead allungare la vita agli oggetti, prevenendo la produzione di rifiuti e contrastando il fenomeno di abbandonodegli ingombranti su suolo pubblico. Dall’avvio, nel marzo 2014, il progetto ha consentito di “cambiare il finale” a oltre 3.500 tonnellate di materiali, di cui 2.500 circa avviate al riuso.

Nel 2018, nell’area di Bologna ‘Cambia il finale’ ha permesso di raccogliere oltre 12.000 tra mobili, elettrodomestici e altri oggetti, pari a più di 151 tonnellate di materiale di cui circa 110 avviate al riuso.Le cinque onlus partner sul territorio bolognese sono l’‘Opera di Padre Marella’ di Bologna e di San Lazzaro, ‘Piazza Grande’ di Bologna, la cooperativa sociale‘la Fraternità, di Ozzano Emilia, e ‘Martin Pescatore’, di Monte San Pietro. Per questo servizio, nel corso del 2018, le onlus hanno ricevuto complessivamente 2.197 telefonate,una media di circa 180 al mese, e hanno effettuato un totale di 625 operazioni di ritiro, di cui 249 a domicilio e a titolo gratuito.

Telefonando al Servizio Clienti Hera 800.999.500 (numero gratuito da rete fissa e mobile, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18)è possibile fissare un appuntamento per il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti. Gli operatori del Servizio Clienti si assicurano di chiedere al cittadino informazioni relative allo stato dei beni di cui vuole liberarsi. Se gli oggetti sonoancora in buone condizioni,il cliente ricevei riferimenti per contattare le Onlus del suo territorio che partecipano a ‘Cambia il Finale’ e che sono disponibili a ritirarli gratuitamente a domicilio, proprio come farebbe Hera, avviandoli poi a riutilizzo. Si ricorda che è possibile, infatti, donare alle Onlusanche oggetti meno voluminosi,come indumenti, soprammobili, libri, giocattoli, elettrodomestici di piccole dimensioni ancora funzionanti.Nel caso in cui il materiale da ritirare non sia più riutilizzabile, il Servizio Clienti di Hera fornisce indicazioni per la consegna alla stazione ecologica più vicina; oppure, nei comuni dove è attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fissa un appuntamento con il cliente. In questo caso, una vota ritirati, gli oggetti vengono inviati a corretto smaltimento.

‘Cambia il finale’ rientra in un’ottica di economia circolare e di valore condiviso con il territorio. E’ in linea, infatti, con le più recenti norme in materia ambientale, che mettono al primo posto il contenimento della produzione dei rifiuti e il loro riutilizzo, passando dal modello ‘produci, usa e getta’ a un nuovo sistema circolare e virtuoso, come quello del riciclo e del riuso, nel quale i rifiuti si convertono in risorse.
Conquesto progetto, inoltre, Hera intende anche promuovere l'attività di quegli enti no profit che,attraverso il recupero dei beni non più utilizzati dai cittadini, operano sul territorio,generando benefici sia per i propri membri sia per tutta la comunità. ‘Cambia il finale’ contribuisce, infatti, a valorizzare e sostenere il personale svantaggiato che le onlus locali impiegano per lo svolgimento dell’attività, attraverso la stipula di accordi con i Comuni, le Aziende Sanitarie, l’Autorità Giudiziaria e i centri di ascolto/assistenza, con l’utilizzo, ad esempio, di borse lavoro, tirocini formativi, reinserimenti lavorativi. ‘Cambia il Finale’ ha anche il pregio di promuovere la partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ad attività di volontariato.

Il coinvolgimento e la collaborazione tra azienda, cittadini, clienti, organizzazioni e associazioni del territorio sono fondamentali per creare valore condiviso. Tutti, intervenendo sui propri comportamenti quotidiani, possono diventare protagonisti del cambiamento e contribuire al raggiungimento di obiettivi fondamentali in termini di sostenibilità, efficienza e inclusione sociale. ‘Cambia il finale’, infatti, è solo uno dei numerosi esempi di progetti simili promossi da Hera e illustrati nel report della multiutility “Costruire insieme il futuro” disponibile online all’indirizzo www.gruppohera.it/report.

Marilisa Romagno
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