18/02/2025 - 11:51

Economia circolare. Nespresso e Gruppo HERA rafforzano l'impegno nel riciclo delle capsule di caffè

La collaborazione di Nespresso si estende al fianco del Gruppo Hera nelle aree di Bologna, Imola, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna, rafforzando la capillarità del progetto di riciclo “Da Chicco a Chicco” in regione con un totale di 44 punti di raccolta tra Boutique Nespresso e stazioni ecologiche partner.

 

Economia circolare, Nespresso, Gruppo HERA, riciclo

Nespresso, pioniera nella produzione di caffè porzionato di alta qualità, continua nel suo impegno per rendere il progetto di riciclo delle capsule di caffè in alluminio, Da Chicco a Chicco, sempre più capillare sul territorio italiano e facilmente accessibile ad un numero ancora più alto di cittadini. Con 6 nuove stazioni ecologiche a Zola Predosa, Imola, Sassuolo, Cesena, Ravenna Sud e Faenza, la collaborazione con il Gruppo Hera si amplia passando da 5 a 11 punti di raccolta in cui è possibile riconsegnare le capsule in alluminio esauste. Le nuove stazioni si affiancheranno a quelle messe a disposizione dalle altre società di gestione operanti sul territorio, per un totale di 44 punti di raccolta, tra le 35 stazioni ecologiche partner e le 9 Boutique Nespresso.

Con una partecipazione che sin dall’inizio del progetto ha contraddistinto la regione per la sua sensibilità nel mettere in pratica comportamenti virtuosi e responsabili, l’Emilia-Romagna ha registrato negli anni un incremento costante nel riciclo delle capsule e un totale di oltre 1.000 tonnellate di capsule portate a nuova vita dal 2011 ad oggi, recuperando i due materiali di cui sono composte, per oltre 600 tonnellate di caffè esausto e circa 70 tonnellate di alluminio. Risultati resi possibili grazie proprio al coinvolgimento di partner come Gruppo Hera che, aderendo al progetto, hanno contribuito nel corso degli anni ad alimentare lo smaltimento responsabile delle capsule da parte dei cittadini. Solo nel 2024 è stato infatti registrato un incremento di oltre il 90% delle stazioni ecologiche aderenti all’iniziativa in regione, permettendo di mandare a riciclo oltre 200 tonnellate di capsule (+14% rispetto al 2023), equivalenti a oltre 100 tonnellate di caffè esausto e 12 di alluminio.

Nato nel 2011, Da Chicco a Chicco è il progetto di economia circolare con cui Nespresso si impegna a trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso. Frutto di un accordo siglato con CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), il progetto parte dalla necessità e volontà di dare una seconda vita alle capsule di caffè in alluminio che, in Italia, e in tutta l'Unione Europea, non sono considerate imballaggio riciclabile, a causa del caffè esausto all’interno, ma rifiuto urbano generico. In altre parole, sono considerate un rifiuto urbano e come tali dovrebbero essere smaltite nel residuo secco indifferenziato. Ma non solo. L’Italia possiede infatti impianti all’avanguardia per il trattamento dei rifiuti, ma quasi tutti non sono in grado di recuperare le parti piccole e leggere come le capsule di caffè, come alcuni altri componenti in alluminio, senza contare che ad oggi non è consentito ad aziende come Nespresso di gestire la raccolta dei rifiuti urbani porta a porta.  

“Da Chicco a Chicco” consente quindi ai clienti, parte attiva e fondamentale del progetto, di riconsegnare le capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e in stazioni ecologiche partner dell’iniziativa in tutta Italia. Una volta raccolte dai gestori dei Servizi Ambientali, tra cui il Gruppo Hera in Emilia-Romagna, gli unici ad oggi a poter gestire un ritiro dedicato grazie al progetto e agli accordi Nespresso, le capsule vengono trattate in un apposito impianto affinché il caffè e l’alluminio, vengano separati e avviati a riciclo. 
L’alluminio, materiale infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini e molto altro. Il caffè esausto, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e successivamente può essere ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare in cinque regioni italiane e a Fondazione Progetto Arca per supportare chi ne ha più bisogno. 

“E’ un orgoglio rafforzare la collaborazione con il Gruppo Hera, una realtà fondamentale nella gestione dei Servizi Ambientali in Emilia-Romagna, che ci consente di ampliare ulteriormente la portata del progetto 'Da Chicco a Chicco', ha dichiarato Silvia Totaro, SHE & Sustainability Manager di Nespresso Italiana. “L'aggiunta di sei nuove stazioni ecologiche rappresenta un passo concreto verso una maggiore capillarità del progetto, rendendolo ancora più accessibile per i cittadini. Questo risultato si inserisce in un approccio virtuoso che caratterizza la Regione, già protagonista nel 2024 con l'ingresso del Banco Alimentare regionale tra i beneficiari del riso prodotto dal caffè esausto, confermando l'importanza di unire le forze per promuovere comportamenti non solo sostenibili, ma anche solidali.

Alla fine del 2024, primo anno dell’adesione del Banco alimentare dell’Emilia-Romagna al progetto, è stato possibile donare 100 quintali (circa 110.000 piatti) di riso a circa 200 tra le organizzazioni benefiche che sul territorio assistono quotidianamente oltre 20.000 persone in difficoltà.

“Rafforziamo con convinzione la nostra collaborazione con Nespresso allargando la rete di stazioni ecologiche dove i cittadini possono conferire le capsule di caffè in alluminio – afferma Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte del Gruppo Hera –. Supportare le aziende nel perseguire obiettivi di economia circolare è infatti parte integrante della nostra mission. Siamo certi che la transizione ecologica sia un percorso da intraprendere insieme a cittadini, imprese e istituzioni; per questo siamo pronti a mettere a disposizione la nostra esperienza con l’obiettivo comune di favorire la decarbonizzazione dei consumi, salvaguardando l’ambiente”.

A livello nazionale il progetto Da Chicco a Chicco ha consentito, dal 2011, di recuperare oltre 12.000 tonnellate di capsule in alluminio esauste che hanno permesso di generare nuove risorse: circa 730 tonnellate di alluminio, quasi 7.000 tonnellate di caffè esausto e più di 6.600 quintali di riso, equivalenti a circa 7 milioni di piatti (1 piatto=90gr) destinati a chi ne ha più bisogno. 

Marilisa Romagno
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