07/02/2020 - 13:45

Economia circolare, dal CONOU il caso virtuoso degli oli minerali usati

Sviluppo sostenibile e green economy.

Economia Circolare e Ambiente. L'olio lubrificante usato, da rifiuto pericoloso a risorsa economica. 
Il CONOU da 36 anni assicura raccolta, riciclo e rigenerazione degli oli minerali usati su tutto il territorio italiano.

oli lubrificanti rigenerati
CONOU e Utilitalia in visita a Itelyum: qui si chiude il cerchio "green" degli oli usati.

Nell’ambito del progetto CircOILeconomy, lo scorso 6 febbraio 2020 a Pieve Fissiraga (Lodi) il CONOU ha accolto le aziende aderenti a Utilitalia in un workshop sulla gestione dell’olio usato, accompagnandole nella visita di Itelyum, l’impianto di rigenerazione leader in Europa.

Trasformare un rifiuto pericoloso in una risorsa economica per la collettività non è solo uno slogan o un auspicio ma è realtà. Lo dimostra il caso del CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, che da 36 anni assicura la capillare raccolta dell’olio lubrificante usato su tutto il Paese e lo indirizza alla migliore destinazione di riuso: la rigenerazione.

Nel 2018 nell’area geografica del Nord Ovest sono state raccolte 55.212 tonnellate di oli usati, il 99% delle quali sono state avviate a riciclo tramite rigenerazione, comportando, fra l’altro, un significativo risparmio sulle importazioni nazionali di petrolio.

Nello specifico sono tre i principali settori di provenienza dell’olio usato raccolto: l’autotrazione, con 30.520 tonnellate (pari al 23,5% del totale nazionale), l'industria con 23.177 tonnellate (corrispondenti al 37% del totale nazionale) e l’agricoltura (1.245 tonnellate, il 46% del totale nazionale). 
Sono i dati diffusi oggi dal CONOU durante il workshop organizzato in collaborazione con Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), ospitato nell’impianto di rigenerazione di Itelyum, leader in Europa per capacità di oli lubrificanti rigenerati.

L’appuntamento si inserisce all’interno del progetto CircOILeconomy, un roadshow ideato dal CONOU per supportare le aziende che detengono oli lubrificanti usati nell’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa, illustrare i benefici di un’efficiente raccolta degli oli usati e valorizzare i vantaggi conseguenti al rispetto delle migliori pratiche di gestione, al fine di rendere le imprese sempre più parte attiva di un sistema di economia circolare, che funziona.
È stato possibile rendere ancora più tangibili le opportunità di una corretta conservazione e stoccaggio dell’olio usato, perché le aziende coinvolte dal Consorzio hanno potuto partecipare ad una visita guidata dell’impianto di rigenerazione, osservando le fasi di lavorazione del rifiuto, dalle analisi fino alla sua totale ‘ripulitura’ e trasformazione in nuova base lubrificante, pronta ad essere reimmessa nel mercato.

Riccardo Piunti, Vice Presidente CONOU, ha dichiarato: “Grazie ad un’attività da sempre improntata all’efficienza e all’innovazione, oggi il CONOU rappresenta un esempio di economia circolare che vorrei definire ‘compiuta’. Siamo giunti ai risultati illustrati oggi anche, e soprattutto, grazie ad una filiera coesa e focalizzata su un obiettivo preciso: ottimizzare i processi di raccolta e avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati, ovunque essi vengano prodotti. Ovviamente, in questo quadro è risultato fondamentale aprirci essere aperti al dialogo e al confronto costante anche con le categorie di produttori di olio usato più rilevanti per la quantità e, soprattutto, alla qualità, quali, ad esempio e le aziende municipalizzate aderenti a Utilitalia, cui fanno capo grandi flotte di mezzi. È stato decisivo svolgere questo dialogo oggi proprio qui, avendo l’opportunità di visitare una raffineria come quella di Lodi, di grande complessità impiantistica e tecnologica, con livelli di prestazioni di assoluta leadership in Europa. Il mondo dei rifiuti oggi in Italia ha “fame” di impianti di rigenerazione, per fortuna noi “dell’olio minerale usato” possiamo vantare strutture come queste che ci consentono una rigenerazione di qualità.”

Marco Codognola, Amministratore Delegato Itelyum, ha affermato: “Dalla fase di raccolta, il percorso virtuoso della filiera CONOU si chiude non solo con la rigenerazione dell’olio usato, ma con un ulteriore valore aggiunto: la certificazione ambientale di prodotto ottenuta dalle basi rigenerate. All’interno dell’impianto Itelyum di Pieve Fissiraga, l’altissima qualità tecnologica e gestionale consente di ottenere basi rigenerate performanti e sostenibili, utilizzate dalle più importanti industrie di lubrificazione al mondo nelle diverse applicazioni dei settori automotive e industriale. Un modello ‘made in Italy’ di economia circolare perfetta”.
Grazie alla collaborazione con Utilitalia, il roadshow di CircOILeconomy proseguirà nei prossimi mesi il suo itinerario nelle principali città italiane (www.conou.it). Per le imprese, diventare ‘ambasciatrici’ di buone pratiche di gestione si traduce anche in vantaggi sotto forma di brand reputation. Tenendo conto che essere parte del ciclo garantisce la sostenibilità per gli anni a venire.


Il CONOU
Il CONOU, che raggruppa imprese di raccolta e di rigenerazione degli oli minerali usati, dal 1984 a oggi ha raccolto 6 milioni di tonnellate di olio usato, avviandone a rigenerazione 5,3 milioni e consentendo così la produzione di 3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro.
Sotto la guida del Presidente Tomasi dal 2003, ha continuato la sua progressione d’eccellenza diventando un esempio virtuoso di economia circolare, collocando l’Italia ai massimi livelli europei e internazionali.
Traguardi, sono stati raggiunti anche grazie a una continua e capillare attività di formazione e informazione svolta sul territorio, allo scopo di sensibilizzare e sostenere ogni anello della catena in grado di contribuire al successo della filiera e alla circolarità 100% di cui oggi possiamo essere fieri. 

Leggi anche: CONOU, fiore all’occhiello dell’economia circolare italiana

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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