10/10/2024 - 12:37

Economia circolare: dai rifiuti nascono i blocchi per l'edilizia EcoLego

Un’iniziativa che sfrutta tecnologie innovative e brevettate nel campo del trattamento e recupero dei rifiuti. Come i celeberrimi mattoncini giocattolo, sono componibili e offrono ampio impiego nel settore costruzioni. 

 

EcoLego, Economia circolare, rifiuti

Dai rifiuti nascono “blocchi” completamente ecosostenibili. Proprio come i celeberrimi mattoncini giocattolo, queste soluzioni innovative sono componibili e modulari: 100% sostenibili, provenienti dai rifiuti e consentono di costruire manufatti di vario impiego nell’edilizia, nella cantieristica stradale e nell’arredo urbano come, ad esempio, panchine, fioriere e cestini. È il progetto “ECOLEGO”, un’iniziativa di economia circolare che nasce dal processo di recupero e trattamento dei rifiuti in Sardegna per costituire un vero e proprio brevetto con qualità certificata al servizio del settore costruzioni. 
 
L’idea arriva dall’azienda bergamasca “Gruppo Esposito”, realtà leader a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e gestione di tecnologie per il recupero dei rifiuti; da sempre protagonista di progetti rivoluzionari sulla tutela dell’ambiente. Celebre, ad esempio, per le sue tecnologie di trattamento dei rifiuti da spazzamento stradale e dal recupero della posidonia spiaggiata, adesso scende in campo con questa innovazione. Gli ECOLEGO sono manufatti prefabbricati in cemento ottenuti dal processo di recupero e trattamento dei rifiuti dell’impianto Ecocentro Sardegna a Quartu Sant’Elena (CA), di proprietà del Gruppo orobico. È il primo di questa tipologia e l’unico Europa certificato EPD (Environmental Product Declaration), un riferimento assoluto nel settore ambientale che attesta la qualità delle tecnologie di recupero dei rifiuti.  È l’applicazione concreta del concetto di Second Life Products, attraverso cui il rifiuto diventa una vera e propria risorsa per l’ambiente e la comunità.  
 
“È un progetto che ci ha subito entusiasmato molto – ha spiegato Ezio Esposito, fondatore del Gruppo Esposito – perché si tratta di una vera e propria iniziativa di economia circolare. Gli inerti riciclati attraverso il processo brevettato di soil-washing, come sabbia e ghiaia, diventano manufatti prefabbricati componibili che possono essere impiegati per vari utilizzi, sia come pareti divisorie, come dissuasori del traffico o come box per la raccolta di materiali. Attraverso questo progetto offriamo alle imprese nel settore costruzioni e stradale prodotti di qualità certificati CE in grado di ridurre concretamente l’impatto sull’ambiente. Un progetto ambizioso che punta a limitare anche l'estrazione di materie prime e le criticità delle importazioni.”
 

Un’iniziativa che si concretizza nel rispetto delle normative europee e del Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), che tracciano le linee guida di riferimento per il settore. Diffusosi rapidamente in terra sarda, gli Ecolego stanno suscitando l’interesse di imprese e amministrazioni pubbliche di tutto il territorio nazionale. 
“Gli Ecolego offrono dei benefici sia dal punto di vista ambientale che economico. – ha aggiunto Ezio Esposito – Già oggi molti comuni italiani si avvalgono del nostro servizio di recupero rifiuti provenienti dallo spazzamento e dalla pulizia delle caditoie stradali, hanno la possibilità di acquistare un vero e proprio kit per l’arredo urbano composto da fioriere, panchine e cestini.  Un concreto esempio di chiusura del cerchio dove il rifiuto diventa un una risorsa per arricchire gli spazi pubblici delle nostre città con un approccio sostenibile.”
Ecco che allora il rifiuto assume una prospettiva più ampia, uno scopo concreto che mette al centro la sostenibilità e l’economia circolare, producendo innovazione e valore aggiunto per una crescita sostenibile nel contesto del riciclo dei rifiuti. 
 

 

Marilisa Romagno
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