01/01/2013 - 01:00

Ecomondo:ogni anno tonnellate di pneumatici dispersi

Ogni anno in Italia centomila tonnellate di pneumatici a fine uso si disperdono...misteriosamente. Presentato a Ecomondo il dossier "Copertone selvaggio". Dal 2005 ad oggi, il traffico illecito ha prodotto danni per due miliardi di euro.
C’era molta attesa oggi ad Ecomondo (a Rimini Fiera fino a sabato 6 novembre) per il ‘Dossier copertone selvaggio’ presentato da Legambiente ed Ecopneus, la società consortile costituita dai sei principali produttori di pneumatici operanti in Italia, pronta a partire con un sistema capillare di raccolta su tutto il territorio degli pneumatici fuori uso (PFU).

La denuncia
Ogni anno spariscono nel nulla, o si disperdono in canali poco chiari, fino a 100mila tonnellate di PFU, circa un quarto degli pneumatici immessi in commercio. Il dossier evidenzia che il prodotto rappresenta uno dei materiali più gettonati dai trafficanti legati al traffico internazionale di rifiuti.
Le conseguenze economiche di ‘copertone selvaggio’ sono altissime: fra mancato pagamento dell’iva sullo smaltimento, vendita illegale, perdite causate alle imprese di smaltimento e oneri per la bonifica dei siti illegali, la perdita economica per lo Stato può essere quantificata in 143,2 milioni di euro ogni anno. Si aggiunge un danno per mancati ricavi degli impianti di trattamento (150 milioni) e quello per bonificare discariche abusive (400 milioni dal 2005 ad oggi). Il dossier ipotizza, fra il 2005 ed il 2010, un danno economico complessivo di oltre due miliardi di euro.

La produzione
Ogni anno in Italia si producono 350mila tonnellate di pneumatici fuori uso. Della quantità di PFU prodotta nel 2009, circa la metà è stata destinata a recupero energetico, il 20% è stata recuperata come materia ‘prima seconda’ per utilizzi urbani e industriali (la metà della media europea) e la quota restante, circa il 25% si è dispersa in traffici o pratiche illegali.

I commenti
“Il traffico illecito di pneumatici fuori uso – ha detto Enrico Fontana, responsabile Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente – è al centro dell’11% delle inchieste svolte dal 2002 ad oggi ed è quindi necessario che lo stesso mondo delle imprese assuma la questione come prioritaria per contrastare un mercato nero consistente che dall’Italia si dirama verso l’estero”.
Chi opera nel settore – ha commentato Giovanni Corbetta, Direttore generale di Ecopneus – sa che le potenzialità non sono pienamente espresse a causa di una mancata razionalizzazione complessiva, che metta sempre più materiale a disposizione degli impianti che effettuano un recupero di materia. Le aziende potranno, col nuovo assetto previsto dal decreto (dal 2010 è vietato smaltire PFU in discarica) e con un maggiore utilizzo a valle con nuove applicazioni, sostenere un processo di crescita del comparto”.
Marilisa Romagno
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