01/01/2013 - 01:00

Easy: l'acqua in bottiglia a zero emissioni

Grazie ad "Easy", il progetto di collaborazione su base volontaria siglato da San Benedetto Spa e Ministero dell'Ambiente, è nata la prima bottiglia di acqua minerale da 1 litro completamente "carbon neutral".
Il programma, lanciato nel 2009 in occasione del Forum Internazionale sulle Tecnologie a basse emissioni di Trieste, si è sviluppato secondo tre fasi successive: l'ideazione di un sistema in grado di contabilizzare le emissioni di CO2 generate durante l'intero ciclo di vita del prodotto (dalle materie prime utilizzate per il packaging al riciclo delle bottiglie post-consumo); l'adozione di misure tecnologie ed organizzative a basso impatto ambientale (ottimizzazione energetica e della climatizzazione degli impianti d'imbottigliamento, trigenerazione, installazione di moduli fotovoltaici, riciclo in closed-loop degli imballaggi, riduzione del peso delle bottiglie e, quindi, del PET utilizzato, ...); la compensazione delle emissioni di CO2 prodotte per la realizzazione del formato carbon neutral da 1 litro (2000 tonnellate) attraverso l'acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs ottenuti dalla costruzione, in Thailandia, di un impianto di generazione di energia termica dal biogas recuperato.

Il logo "Green Print", presente su tutte le confezioni di Pet Easy da 1 litro, certifica proprio questo virtuoso processo produttivo.
Enrico Zoppas, presidente di San Benedetto Spa, durante la conferenza stampa di presentazione del prodotto ha dichiarato: "L'attenzione che da anni l'Acqua minerale San Benedetto dedica al proprio ruolo sociale si è incrociata, grazie a questo accordo, con un progetto preciso di sostenibilità di cui oggi presentiamo il primo risultato non un compito preso a caso, perché da sempre per noi è centrale l'armonia con l'ambiente, il rispetto della coerenza con la purezza del prodotto, il rispetto dell'integrità del paesaggio dal quale sgorga, il fondamentale apporto che porta all'equilibrio della salute di tutti."

"Ciò che facciamo ogni giorno nel contesto della nostra azienda - ha continuato Zoppas - ha una sua coerenza precisa, che nasce dal radicamento con il nostro territorio e che, ci auguriamo, possa diventare un modello di riferimento su scala sempre più allargata".
"Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto dopo un anno di lavoro - ha sottolineato il Sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia - l'esperienza della San Benedetto costituisce un modello di riferimento che cercheremo di estendere nel sistema produttivo del Nord-Est attraverso accordi volontari tra le imprese e il Ministero".

"La collaborazione tra il Ministero e la San Benedetto, sulla base di un accordo volontario - ha dichiarato il Direttore generale del Ministero dell'Ambiente, Corrado Clini - ha consentito di mettere a punto una metodologia di calcolo dell'impronta di carbonio e di individuazione delle misure tecnologiche ed organizzative in grado di associare la riduzione delle emissioni con un risultato economico positivo in termini di riduzione dei consumi energetici e dei costi per l'impresa. Questa metodologia potrà essere estesa a tutto il settore delle acque minerali".
Lisa Zillio
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