21/02/2014 - 14:30

E.ON si rafforza con progetti cogenerativi sull'efficienza dei consumi

E.ON fornirà al sito produttivo di Reckitt Benckiser una nuova soluzione energetica: un efficiente impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore, in grado di ridurre i costi energetici del 20% e le emissioni di CO2 di 4.300 tonnellate annue.
E.ON e Reckitt Benckiser hanno annunciato l'intenzione di portare avanti la partnership avviata nella produzione di energia elettrica e calore presso lo stabilimento di Mira dell'azienda di beni di consumo. L'accordo finalizzato dalle due aziende prevede la sostituzione dell'impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore (CHP- Combined Heat and Power) da 7,5 MW attualmente installato presso lo stabilimento Reckitt Benckiser nel sito di Mira, con un nuovo impianto di cogenerazione da 1,5 MW. E.ON si occuperà della pianificazione, del finanziamento, della costruzione e della messa in funzione della nuova unità che sarà in grado, una volta avviata di fornire allo stabilimento l'energia elettrica e il gas necessari per coprire le necessità di alimentazione e riscaldamento non coperti dal nuovo impianto CHP.

La soluzione complessiva proposta sarà in grado di ridurre i costi energetici del 20% e le emissioni di CO2 di 4.300 tonnellate annue. "Sono lieto di poter annunciare che siamo riusciti a fornire una soluzione a limitato impatto ambientale che soddisfa le nuove aspettative dei consumatori dei prodotti Reckitt Benckiser" ha commentato Robert Hienz CEO di E.ON Connecting Energies. "L'impianto realizzato è perfettamente in linea con il nostro obiettivo di essere un partner di fiducia per i nostri clienti, in grado di offrire energia in modo efficiente e a costi contenuti".

Matteo Mori, Supply Director dello stabilimento Reckitt Benckiser di Mira ha dichiarato: "In Reckitt Benckiser siamo particolarmente orgogliosi dei risultati della nostra politica per la riduzione delle emissioni inquinanti: abbiamo raggiunto l'obiettivo di riduzione delle emissioni CO2 del 21% nel 2012, con otto anni di anticipo rispetto a quanto previsto. La soluzione proposta da E.ON ci consentirà non solo di risparmiare sui costi, ma anche di centrare il nuovo obiettivo che prevede un'ulteriore riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2020". Grazie al maggiore livello di efficienza promosso dal nuovo impianto, il sito potrà inoltre concorrere all'ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi), che qualificheranno ulteriormente la sostenibilità del sistema adottato. In linea con la sostenibilità ambientale promossa, è previsto il riutilizzo dell'attuale impianto CHP da 7,5 MW che potrebbe essere ricollocato presso un altro stabilimento a Rovigo.
Marilisa Romagno
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