01/01/2013 - 01:00

E.ON promuove la conservazione della biodiversità locale

Presentato il Protocollo di Monitoraggio dell'Osservatorio Nazionale su Eolico e Fauna. Anche quest'anno E.ON sostiene la "Giornata Mondiale del Vento 2012" e partecipa al convegno dell'Osservatorio Nazionale su Eolico e Fauna organizzato a Roma.
E.ON ha collaborato con ANEV e Legambiente Onlus nella costituzione dell'Osservatorio Nazionale su Eolico e Fauna e del relativo comitato scientifico che mira a rafforzare la tutela ambientale e al tempo stesso promuovere lo sviluppo sostenibile di impianti eolici sul territorio italiano. In questo convegno è stato presentato il Protocollo di Monitoraggio dell'Avifauna e della Chirotterofauna, definito in collaborazione con l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Federparchi e l'Università di Bologna. Il protocollo intende indicare una metodologia scientifica applicabile sia al monitoraggio degli eventuali impatti dell'eolico sull'avifauna sia alla realizzazione di interventi tesi a mitigare e/o compensare tali tipologie di impatto. Studi, ricerche e metodi di monitoraggio sono messi a disposizione degli stakeholders per dare un'informazione sull'argomento, sempre più approfondita e basata su fondamenti scientifici, con le stesse metodologie di rilevamento.

"Il protocollo attuato da E.ON presso il parco eolico di Poggi Alti, in Toscana, ha dato esiti positivi, riscontrabili scientificamente attraverso un approccio sistemico" ha commentato Leonardo Sammartano, responsabile Ambiente e Sicurezza di E.ON Climate & Renewables Italia. "E.ON intende facilitare la condivisione dei risultati emersi tra le parti, gli enti competenti e gli organi di controllo nell'attività di sviluppo, costruzione, esercizio e dismissione dei parchi eolici" ha concluso Leonardo Sammartano. "L'ANEV, in qualità di associazione di protezione ambientale, oltre che di categoria, ha da sempre introdotto delle particolari misure a tutela dell'ambiente e del paesaggio per i suoi associati che si sono sostanziate in protocolli con le principali associazioni ambientaliste" ha dichiarato Simone Togni, Presidente dell'ANEV. "L'Osservatorio Eolico e Fauna, rappresenta un ulteriore passaggio per favorire l'integrazione tra Parchi Eolici e ambiente circostante, in questo caso nel rispetto della fauna, con particolare attenzione all'avifauna e chirotterofauna, che rappresentano la componente di biodiversità che maggiormente va tutelata all'interno degli impianti eolici. L'Osservatorio ha portato, alla redazione di un protocollo che le aziende associate all'ANEV sono tenute a rispettare, rafforzando ulteriormente le azioni mirate a minimizzare potenziali impatti."

Fernando Spina, dirigente di ricerca in ISPRA ha aggiunto che "l'Italia è un ponte naturale per enormi numeri di uccelli migratori che si spostano regolarmente tra Eurasia e Africa. Ciò rende il complesso del nostro Paese un'area di concentrazione di rotte di migrazione della massima rilevanza. Al tempo stesso l'Italia è, in ambito europeo, un Paese caratterizzato da altissimi livelli di biodiversità ed endemismi. Grande è quindi la responsabilità per l'attenta gestione di queste risorse ambientali, le quali appartengono alla comunità internazionale. Ai sensi delle norme vigenti, ISPRA ha compiti di ricerca e monitoraggio sulla biodiversità italiana, in base ai quali l'Istituto produce consulenza relativa a numerose categorie di attività antropiche le quali possono avere ricadute sulla biodiversità stessa. Il saggio utilizzo dell'energia eolica parte dalla necessaria verifica che un possibile nuovo impianto non vada ad impattare negativamente sulla biodiversità. ISPRA è interessata a contribuire agli ulteriori sviluppi delle attività che faranno seguito all'applicazione di tale protocollo anche attraverso le proprie specifiche e complementari professionalità riguardo il monitoraggio ambientale". "Vogliamo contribuire attraverso l'Osservatorio ad alzare il livello del dibattito scientifico su un tema delicato come quello del rapporto tra eolico e fauna" ha aggiunto Edoardo Zanchini, Vicepresidente di Legambiente. "Il protocollo è il primo risultato di questo lavoro, su cui vogliamo aprire un confronto con Regioni, studiosi, associazioni, che è affiancato da un sito internet dedicato a pubblicazioni scientifiche sul tema e ad approfondimenti sulle valutazioni dei risultati dei monitoraggi già effettuati e di interventi di mitigazione e compensazione degli impatti. Continuare nello sviluppo dell'eolico nel territorio italiano è, infatti, un obiettivo nell'interesse di un Paese come l'Italia ma anche una sfida di qualità per fare in modo che gli impianti vengano realizzati con attenzione al paesaggio e all'ambiente. Per questo, dopo aver sottoscritto con l'ANEV le Linee guida per l'integrazione degli impianti nel paesaggio, abbiamo deciso, sempre assieme, di affrontare questo tema su cui non esistono riferimenti normativi nazionali".
Tommaso Tautonico
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