E' in arrivo la mappa delle foreste

La Colorado State University nel ricordare che ogni anno l'uomo produce 7 miliardi di tonnellate di CO2 stima che su 7 miliardi di Co2 prodotti annualmente, 3 miliardi restano in atmosfera, 2 sono assorbiti dagli oceani e i rimanenti 2 miliardi vengono sequestrate dalle foreste, ma i dati a disposizione dei ricercatori non sono del tutto esaurienti: non c’è una stima completa della biomassa esistente sul pianeta. In relatà è solo un'ipotesi.

Per questo la NASA ha elaborato una mappa in grado di delineare un quadro preciso dell’estensione delle zone forestate nel mondo e delle loro caratteristiche, soprattutto per quanto riguarda l’altezza. I dati raccolti dai tre satelliti coinvolti nella mappatura mostrano come le le foreste più alte nel mondo siano nella parte ovest del Nordamerica e nel sud est dell'Asia, mentre quelle europee e asiatiche risultano le più basse.
Sommando i dati sull’altezza degli alberi a quelli sul volume delle aree coperte da vegetazione rilevante, si arriva all’obiettivo finale del progetto: avere dati attendibili sull’estensione delle foreste e sul loro contributo al ciclo del carbonio.

È fondamentale infatti ricordare che proprio gli alberi hanno un ruolo essenziale nel bilanciare la presenza di ossigeno e anidride carbonica in atmosfera: non solo assorbono la CO2, liberando l’uomo da una sostanza nociva se in concentrazioni eccessive, ma le sole attività di deforestazione rappresenatno il 20% delle emissioni totali di CO2.
Riuscire a calcolare nel dettaglio il contributo che gli alberi offrono alla lotta contro il surriscaldamento del pianeta e i cambiamenti climatici, sicuramente aiuterà a salvare i polmoni verdi residui.