E' emergenza: un terzo degli habitat europei rischia di scomparire

Dalla prima ‘Lista rossa europea degli habitat’, emerge che sono a rischio scomparsa un terzo degli habitat terrestri e quasi un terzo di quelli marini presenti nel Mediterraneo e un quarto nell'oceano Atlantico. La lista rossa fornisce un quadro dello stato di 490 habitat terrestri e marini, in 35 Paesi europei, dal Circolo Polare Artico fino al Mar Nero e al Mar Mediterraneo. Il lavoro per elaborare la Lista rossa europea degli habitat’ è stato finanziato dalla Commissione Europea e coordinato da un partenariato formato da Wageningen Environmental Research (istituto di ricerca ambientale dei Paesi Bassi), Iucn (la più antica e grande organizzazione ambientale globale), NatureBureau (società di consulenza sulla conservazione della fauna selvatica del Regno Unito) e alcuni singoli professionisti.

La situazione quindi è molto critica, a dirlo è un team di 300 esperti che confermano il livello di minaccia degli habitat europei. Fra i ricercatori ci sono anche esponenti di Universtità italiane che hanno partecipato per due anni (fra il 2014 e il 2015) al lavoro di equipe per elaborarare la lista rossa, pubblicata poi in tutti i paesi europei. Dal documento emerge che sono a rischio di scomparire anche tre quarti delle paludi e torbiere, più della metà degli habitat erbacei e quasi la metà di laghi, fiumi e coste. Nell’ambiente marino sono minacciati i banchi di molluschi, le praterie di fanerogame marine e gli estuari. Le cause vanno ricercate per gli ambienti terresti nell’agricoltura intensiva, nell’abbandono del pascolo e delle tradizionali attività agro-pastorali, nell’alterazione degli equilibri idrici, l’inquinamento, nell’invasione di specie vegetali e animali aliene, nell’urbanizzazione e lo sviluppo di infrastrutture. Nei mari le cause di minaccia principali sono l’inquinamento, l’arricchimento di nutrienti, le pratiche di pesca distruttive e lo sviluppo costiero.

In Italia il fenomeno più preoccupante e quello legato alla perdita di prateria dovuto all’abbandono della montagna che mette a serio rischio la vita delle praterie che contengono un grand numero di specie. E poi c'è il problema è legato agli ambienti umidi sempre più inquinati, ad esempio, le già rare torbiere sono fortemente minacciate.