17/09/2014 - 21:00

Dalla PA la spinta alla diffusione di un'edilizia ecologicamente sostenibile

Se n'è parlato a Udine in un workshop con l'Assessore regionale all'Ambiente Sara Vito. Fare le stesse cose con minor consumo di energia è il principio ispiratore del concetto di efficienza energetica, che trova oggi un'importante applicazione nel "Life Cycle Assessment"- LCA, ovvero la valutazione delle prestazioni ambientali di prodotti e servizi durante li loro ciclo di vita.
Il tema è di tale rilevanza che la International Energy Agency (IEA) indica l'efficienza energetica come il maggior contributore nel possibile dimezzamento delle emissioni di CO2. Il settore dell'edilizia è pienamente convolto in questo trend, con innovazioni tecnologiche e di tecniche costruttive che, tuttavia, occorrerebbe trovassero applicazione su larga scala. Per questo AREA Science Park e Regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito delle attività del progetto strategico europeo MARIE - Mediterranean Building Rethinking For Energy Efficiency Improvement, hanno tenuto a Udine un workshop tecnico, con focus sul settore edile, dal titolo "Life Cycle Assessment e appalti verdi: quadro normativo e opportunità per imprese e PA".

Partendo dalle direttive europee del settore, l'obiettivo è promuovere una cultura diffusa del Life Cycle Assessment che potrebbe essere favorita, da un lato, da politiche di incentivo volte a sostituire il vecchio inefficiente, dall'altro, dalla Pubblica Amministrazione, attraverso procedure di "public procurement" che introducano negli appalti criteri di valutazione delle offerte che tengano conto dell'analisi LCA sull'intero ciclo di vita di un prodotto, servizio o opera. Il settore delle costruzioni, di solito abbastanza conservatore, trae infatti dalla spinta normativa e dalla domanda di mercato stimoli essenziali di ammodernamento dell'intera filiera, partendo dai progettisti per arrivare ai costruttori, ai fornitori, fino alle maestranze. Del resto anche tra operatori e utenti c'è stata una forte sensibilizzazione, come dimostra il successo del ricorso alla certificazione energetica in classe A.

L'introduzione di strumenti quali il Life Cycle Assessment, consente oggi di valutare gli impatti ambientali legati alle innovazioni di processo e di prodotto. E' auspicabile che le PA inseriscano nei loro capitolati clausole che aprano le gare d'appalto a imprese che dimostrino capacità tecnica e professionale in tema di compatibilità ambientale ed efficienza, per esempio garantendo la presenza di professionisti esperti in edilizia sostenibile o in LCA. Potrebbe inoltre essere introdotta la Dichiarazione Ambientale di prodotto (EPD), un' etichettatura ambientale che restituisce in modo uniformato e confrontabile i risultati della LCA. La EPD (Environmental Product Declaration) è un documento volontario che accompagna la commercializzazione del prodotto, in seguito a verifica dei contenuti da parte di un ente certificatore.
Tommaso Tautonico
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