01/01/2013 - 01:00

Dal Codacons, l'elenco delle zone dissestate

In Italia le zone dissestate, che in caso di forti piogge e alluvioni possono rappresentare un pericolo per l'incolumità dei cittadini, sono numerose.
Non solo Ischia, Il Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha redatto una mappa di località che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, alcune delle quali già individuate dalle autorità competenti o giudicate a rischio da sentenze dei tribunali o perizie tecniche. L'elenco è stato inviato dall'associazione al sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso, affinché vengano adottate tutte le misure idonee a evitare altre tragedie come quelle di Messina e Ischia, e perché nessuno, in caso di nuovi morti, possa affermare "non sapevamo".
L'associazione scrive in proposito che la Protezione civile "si sarebbe limitata a inviare una comunicazione ai sindaci delle zone segnalate, senza però disporre misure urgenti per la messa in sicurezza delle aree pericolose".
Per questo il Codacons ha già fatto partire un ricorso al Tar che chiede la nomina di un commissario che si sostituisca Bertolaso nella funzione (il quale, peraltro, ha annunciato proprio in questi giorni che lascerà l'incarico a fine anno per darsi al volontariato). Ecco dunque alcune delle situazioni a rischio stando alle informazioni del Codacons: a Catania la strada che collega Acitrezza ad Acicatena; il belvedere di Santa Marinella a Roma; un tratto in costruzione dell'autostrada Roma-Civitavecchia; il vallone San Rocco a Roccaraso; in provincia dell'Aquila (palazzina Edilmonte). In altri casi sono già stati stanziati dei fondi per la messa in sicurezza, come per il Comune di Civitanova del Sannio, in provincia di Isernia (somma stanziata 951.596 euro). Ma per il Codacons anche qui non bisogna abbassare la guardia.

 
Tommaso Tautonico
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