01/01/2013 - 01:00

Daikin su risparmio energetico in edilizia

Alcuni giorni fa sono stati resi pubblici i risultati dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano sul risparmio energetico nell'ambito dell'edilizia.
Di seguito il commento di Daikin Italy, leader nel settore della climatizzazione con soluzioni a basso impatto ambientale per il riscaldamento e il raffrescamento, a nome di Marzio Quadri, product specialist per il riscaldamento. "Il target di riduzione del fabbisogno energetico nazionale per l'anno 2020, fissato nel piano d'azione per l'efficienza energetica, può essere non solo raggiunto ma anche superato puntando con decisione sulla riqualificazione energetica degli edifici.
Tra gli interventi di ristrutturazione che è possibile effettuare per la riqualificazione energetica degli edifici, i sistemi di riscaldamento in pompa di calore aria/acqua rappresentano la soluzione più pratica, immediata e immediata, oltre che meno invasiva.

Grazie alle elevate prestazioni medie stagionali che caratterizzano la tecnologia in pompa di calore, il consumo di energia primaria è significativamente ridotto e le emissioni di CO2 drasticamente abbattute. Con le nuove soluzioni ad alta temperatura, che producono acqua calda fino a 80°C, non è più neanche necessario riprogettare il sistema di riscaldamento per sfruttare a pieno i vantaggi della tecnologia in pompa di calore. Nel clima tipico di Milano per esempio, anche con un sistema di distribuzione a radiatori, è possibile raggiungere coefficienti di performance stagionali medi pari a 3.5. Questo vuol dire che solo il 29% dell'energia proviene dalla rete elettrica mentre il restante 71% è attinto dall'ambiente esterno, tramite estrazione del calore dall'aria, e quindi da fonte rinnovabile.

Le emissioni di CO2 risultano così ridotte del 40% rispetto a una caldaia a metano tradizionale e fino al 63% rispetto a una a gasolio. In termini di consumo energetico, il risparmio è del 47% rispetto ai sistemi a metano e del 56% rispetto a quelli a gasolio. Valori di riduzione percentuali che, se applicati al potenziale del settore di 44MTep, porterebbero a un risparmio ben superiore al target nazionale di16 milioni di Tep.
Occorre considerare infine che l'integrazione di pannelli fotovoltaici con questi sistemi, ma anche il solo incremento della quota di rinnovabile nella produzione dell'energia elettrica distribuita, consentirebbero un ulteriore avvicinamento al fatidico target di zero emissioni di CO2, con 100% di utilizzo dell'energia rinnovabile e 0% di consumo energetico".
Tommaso Tautonico
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