01/01/2013 - 01:00

Da terre di compensazione a parco agricolo urbano

In collaborazione con Coop. Agricoltura Nuova Territorio Roma, Co.Br.Ag.Or, CIA, AIAB, Co.R.Ag.Gio, dal 28 gennaio presidio dei giovani agricoltori da chi vuole vivere della salute della terra, alcune idee sulla salvaguardia degli spazi verdi. come investire sulla gioventù che si rimbocca le maniche: perché?
Il presidio delle terre - terre di compensazione sotto la gestione del comune di Roma, il comune agricolo più grande d'Europa - è un gesto atto a manifestare le necessità di giovani disoccupati che, vicini alla terra, della terra vogliono vivere. Per il singolo, si parla di occupazione, reddito, continuità lavorativa, orgoglio, identità, futuro... quando poi singolo più singolo più singolo si trovano insieme a parlare delle necessità della comunità, allora entrano in gioco la valorizzazione del paesaggio, la tutela del territorio, l'utilizzo sostenibile delle risorse, la sovranità alimentare, la qualità della vita, nuove politiche economiche ed assistenziali, lo sviluppo urbanistico della città... Affidare queste terre ai giovani agricoltori significa garantirle per la comunità presente e per quelle future nella forma di prodotti agricoli sani, di paesaggi salubri in cui passeggiare, di biodiversità da conoscere, di luoghi inclusivi che permettono l'inserimento di tutti. Affidare queste terre a noi, significa darci modo di produrre, in maniera integrata, beni privati e beni pubblici, beni ambientali, beni sociali e beni culturali. Una situazione da cui tutti, singolo, comunità e istituzioni, usciranno vincenti.

Veniamo ora, in pochi tratti, a delineare quelle che saranno le nostre linee guida:
•Partecipazione
Agricoltura sostenibile
•Multifunzionalità
•Agricoltura sociale
•Salvaguardia dell'ambiente e sostenibilità economica
Questi saranno i cardini di un progetto volto a raggiungere l'obiettivo di
1.Assicurare la conservazione e la gestione sostenibile di risorse verdi urbane garantendole contro gli interessi privati e la pressione edilizia.
2.Utilizzare le aree verdi interne o a stretto contatto con l'area urbana per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini sotto i molteplici aspetti della vivibilità, dell'occupazione, dei servizi.

Tutto questo, potrebbe trovare spazio in un parco agricolo urbano, ovvero uno strumento di governo del territorio in grado di relazionare e ricongiunger produttivo, ricreativo, storico e sociale - in città. In questo modo, tutti coloro che vivono, lavorano o frequentano l'area potrebbero usufruire di uno spazio verde produttivo che migliora l'ambiente locale, urbano e sociale. Infatti, nei terreni concessi in affidamento noi potremmo sviluppare, in ordine sparso produzione agricola * allevamento * filiera locale partecipata * ricezione alberghiera * ristorazione * sport *attività ricreative per il tempo libero * catering ecologici * turismo responsabile * servizi di assistenza in sussidio alle ASL * opportunità di inserimento sociale e lavorativo * fattoria didattica * orti sociali * vita culturale * corsi professionali * rapporto sinergico con la Città dell'Altraeconomia * sviluppo e ricerca energie alternative * bioedilizia * agricoltura bioenergetica * recupero e conservazione del patrimonio genetico * biodiversità agricola * riforestazione * sviluppo dell'agricoltura biologica e biodinamica
progetto a cura della Coop. Pisacane
per info e interviste: Carlo Patacconi - Paolo Ramundo - Paolo Menichetti - 3336984886
Marilisa Romagno
autore