01/01/2013 - 01:00

Crescono gli impianti di biogas in Italia

Attualmente in Italia si contano decine di impianti di biogas in fase di costruzione. “Nel maggio dello scorso anno abbiamo fatto un censimento a livello nazionale – spiega Sergio Piccinini, ricercatore del Crpa di Reggio Emilia (Centro Ricerche Produzioni Animali) – e ai 500 impianti già realizzati e pienamente operativi se ne aggiungevano altri 150 in fase di realizzazione.
Al momento, secondo una nostra stima, se ne contano altri 100-200 in costruzione che in totale porterebbero, entro la fine di quest’anno, a un numero oscillante tra i 700 e gli 800 impianti. Per non parlare dei progetti in cantiere che potrebbero partire non appena si sbloccherà la situazione sugli incentivi”. I numeri legati alla produzione di energia elettrica ottenuta da impianti di biogas sono di tutto rispetto: “A maggio 2011 – continua Piccinini – dagli impianti alimentati solo con scarti agrozootecnici si arrivava a una produzione di 350 MW, che raddoppiava quando si consideravano anche le strutture alimentate con altri tipi di scarti. Una produzione a mio giudizio comunque sottostimata rispetto a quello che è invece possibile ottenere”. Ma dagli impianti di biogas non esce solo energia elettrica. L’interesse, notevole, è rivolto anche alla produzione di biometano destinato all’energia termica. “Un metano decisamente migliore rispetto a quello immesso normalmente in rete perché più pulito – sottolinea Piccinini.

Con le potenzialità calcolate, dalle biomasse di scarto potremmo raddoppiare la produzione di gas metano prodotto in Italia che attualmente oscilla intorno ai 7 miliardi di metri cubi. Stimiamo infatti che se ne potrebbero produrre altri 6-7 miliardi che, per l’appunto, porterebbe a circa 14 miliardi di metri cubi il totale prodotto sul territorio nazionale, un quantitativo che si traduce in punti percentuali importanti visto che quasi l’85% del fabbisogno è importato”. Ci sono dunque molti punti da approfondire sul settore del biogas e sul sistema delle fonti rinnovabili, non solo per quanto riguarda le tecnologie e le soluzioni, ma anche per quanto concerne le questioni politiche e normative. L’occasione in cui tutti gli operatori del comparto si preparano a farlo è BioEnergy Italy (Cremona, 15-17 marzo 2012), il punto di riferimento italiano per le fonti rinnovabili, che rappresenta il palcoscenico più importante per un approfondimento scrupoloso e dettagliato di tutte le opzioni che il mondo delle energie rinnovabili riserva. 
Tommaso Tautonico
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