01/01/2013 - 01:00

COP10: serve un piano d'azione globale

Restano solo due giorni per giungere alla condivisione di un Piano d'azione globale in grado di salvare la biodiversità del nostro Pianeta.
 
Secondo il WWF stanziare fondi adeguati non sarà sufficiente ad arrestare la perdita di biodiversità.
Serve piuttosto un vero e proprio cambio dei 'parametri' economici che tutti i Governi dovrebbero adottare inserendo nel Piano strategico della Biodiversità il valore economico dei servizi naturali.

Al Governo italiano l'associazione ambientalista ha difatti chiesto un maggiore impegno del nostro Paese nel considerare il patrimonio naturale e i servizi che resi dagli ecosistemi un vero valore, iniziando con l'introduzione del capitale naturale nella contabilità nazionale.
"Trovando adeguate risorse per dare gambe alla Strategia nazionale della Biodiversità il nostro Paese, dimostrerebbe in ambito internazionale e sul piano interno alle Regioni, di voler veramente arrestare la perdita di biodiversità - ha dichiarato Isabella Pratesi, responsabile conservazione del WWF Italia - Questa è una condizione sine qua non per contribuire alla costruzione di un Piano strategico globale che punti ad arrestare la perdita di biodiversità nel Pianeta.E' importante rilevare che per ora l'Italia, si è presentata alla COP 10 di Nagoya sostanzialmente a mani vuote rispetto agli impegni richiesti su scala internazionale ai singoli Paesi per contribuire alla condivisione degli obiettivi e dei traguardi su scala globale". 

In una nota il WWF ha dichiarato "Ci aspettiamo che nelle prossime ore il Governo italiano dia un 'colpo di coda' dimostrando il proprio impegno sia su scala globale sia su scala nazionale. Basterebbe, infatti, prevedere nella Manovra 2011 (collocando un accantonamento in Tabella A della Legge di Stabilità 2011, tabella in cui vengono previsti impegni di spesa corrente finalizzati ad iniziative speciali o nel decreto legge previsto per fine anno) un adeguato impegno economico che consenta di avviare la realizzazione della Strategia nazionale della biodiversità, approvata lo scorso 7 ottobre, dopo 16 anni dalla ratifica da parte del nostro Paese della Convenzione internazionale della biodiversità (1994)."
Lisa Zillio
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