01/01/2013 - 01:00

Continuano a crescere le emissioni dei paesi industrializzati

Le emissioni di gas serra dei Paesi industrializzati sono aumentate nel 2007, proseguendo la tendenza al rialzo dei sei anni precedenti. I dati presentati dalla United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc) dimostrano che le emissioni di gas serra dei 40 Paesi industrializzati che hanno obblighi ai sensi della Convenzione è aumentato dell'1% dal 2006 al 2007.
Il segretario dell'Unfccc Yvo de Boer afferma che la crescita continua delle emissioni dei Paesi industrializzati rimane preoccupante, nonostante l'aspettativa di un calo momentaneo provocato dalla recessione globale. I numeri per il 2007 sottolineano, ancora una volta, la urgente necessità di siglare un accordo globale, equo ed efficace a favore del cambiamento climatico.
Il segretariato dell'Unfccc ha anche pubblicato un rapporto con i dati di sintesi sulle transazioni realizzate nel 2008 dai Paesi industrializzati nell'ambito dell'implementazione dei market mechanisms previsti dal Protocollo di Kyoto: "I Paesi industrializzati hanno nel loro bilancio 55 miliardi di tonnellate di Kyoto Protocol units. Alcune di queste unità sono già state negoziate tra i paesi nel 2008, e il loro commercio è previsto un aumento significativo nei prossimi anni".
De Boer si consola con questo dato: «E 'emozionante vedere come il mercato del carbonio si è evoluto nel 2008. Questi dati diventeranno sempre più determinanti in quanto ci avviciniamo al 2012, l'ultimo anno del primo periodo di impegno ai sensi del Protocollo di Kyoto, e dimostra come le politiche e le misure dei Paesi che hanno ratificato il protocollo dia frutti. Tuttavia, le dimensioni finali del carbon market e la sua efficacia nel ridurre le emissioni globali dipendono criticamente dal livello di ambizione che dimostreranno i Paesi industrializzati a Copenaghen».
E' inutile però nascondere che il Protocollo di Kyoto chiedeva ai Paesi sviluppati di ridurre, tra il 2008 e il 2012, le loro emissioni totali di circa il 5% rispetto ai livelli del 1990 e che la riduzione avvenuta non è stata certo causata da comportamenti virtuosi, ma dal crollo economico e dell'industria pesante nei Paesi dell'ex Unione Sovietica.
Il 2008 rappresenta il settimo anno consecutivo con emissioni in crescita nei 40 Paesi industrializzati e questo nonostante i Paesi dell'Unione europea abbiano tagliato le loro emissioni in media dell'1,6% all'anno, con in testa la Danimarca al meno 6,1%.
Il rialzo è causato dagli USA che alla Cina, hanno spinto il dato globale verso l'alto con un aumenta delle loro emissioni dell'1,4%.
Tommaso Tautonico
autore