01/01/2013 - 01:00

Continua la battaglia del tonno rosso

La battaglia per il tonno rosso continua. Tutti i paesi continuano a pescare nonostante l' Unione Europea ha dichiarato chiusa la stagione di pesca. Il tonno già gravemente minacciato è a rischi di estinzione. Bliz di Greenpeace nelle acque di Malta per liberare i tonni rossi.
Dopo il blitz di Greenpeace nelle acque di Malta che è costata un ferito per un colpo di arpione lanciato dai pescatori, gli ambientalisti sono tornati all’offensiva: un’altra azione non violenta per cercare di liberare i pesci da una gabbia che li trasportava verso un allevamento dell’isola. In risposta i pescatori hanno sparato razzi di segnalazione e successivamente è intervenuta anche la guardia costiera maltese che ha cercato di allontanare gli attivisti con cannoni ad acqua. I pescatori invece di fermare la pesca al tonno rosso hanno fermato gli attivisti di Greenpeace durante un’azione pacifica a Malta.  Essi hanno cercato di liberare i tonni catturati dai marinai del peschereccio francese che hanno reagito con violenza. Un attivista australiano è stato ferito a una gamba con un uncino lanciato da uno dei pescherecci.Greenpeace continuerà a fare azioni in mare fino alla fine della stagione della pesca al tonno nel Mediterraneo.
“L’Unione Europea – ricorda Greenpeace – ha ordinato solo pochi giorni fa ai propri pescherecci di ritornare in porto, dichiarando chiusa la stagione di pesca, ma le operazioni in mare continuano. Tutti i paesi extracomunitari continuano a pescare, mentre anche le flotte comunitarie sono impegnate nelle attività connesse all’ingrasso dei tonni”.
In sostanza il tonno rosso è una specie sull’orlo dell’estinzione. Nonostante il drammatico crollo della popolazione la riunione della Cites a Doha non ha imposto il divieto. Le attività di pesca, anche illegale, continuano.
Marilisa Romagno
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