Consumo suolo: in Italia sommersi dal cemento 30 ettari al giorno

Dal Rapporto sul consumo di suolo del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, formato da Ispra e dalle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle regioni e delle province autonome emerge che il consumo di suolo in Italia continua a crescere. Edifici e strade in Italia occupano una superficie pari a 23mila chilometri quadrati equivalente all'estensione di Campania, Molise e Liguria messe insieme.

In Italia dal 2008 si è avuto un rallentamento del consumo di suolo dovuto alla crisi del settore dell’edilizia, passando nel 2016 al 7,6% di suolo consumato, il doppio rispetto alla media europea, aumentato del 184% rispetto agli anni '50. Negli anni 2000 a causa di una scarsa pianificazione del territorio, la cementificazione è stata selvaggia, fatta in modo disperso sul territorio e causando la frammentazione degli habitat naturali. In questo modo il consumo di suolo ha generato un impatto negativo su tutto il territorio

Nel 2016 la situazione ha avuto un'accellerazione: da novembre 2015 a maggio 2016, sono stati sommersi sotto una colata di cemento ben 5mila ettari di territorio, poco meno di 30 ettari al giorno. Dopo la fase di rallentamento, la macchina dell’edilizia e delle infrastrutture ha ripreso a fagocitare 3 metri quadrati di suolo ogni secondo.