01/01/2013 - 01:00

Con la fattura elettronica salvi più di 800 mila alberi

E' quanto emerge dalla relazione odierna del direttore generale dell'ABI, Giovanni Sabatini, in occasione della seconda giornata del convegno "Corporate banking e fattura elettronica: i servizi a valore aggiunto per imprese e pubblica amministrazione", organizzato da ABI col Consorzio CBI.
 
Un risparmio per l'ambiente, ma anche un risparmio per il Paese
La dematerializzazione dei documenti ed il passaggio alla fattura elettronica, infatti, porterebbe ad una diminuzione del 60%-90% dei costi di gestione a carico di imprese e PA, con un risparmio fino a 60 miliardi l'anno.
Inoltre permetterebbe di ridurre l'utilizzo di carta e le emissioni di anidride carbonica di oltre 3 milioni di tonnellate all'anno.
 
"La piena diffusione della fattura elettronica comporterà minori costi per il Paese stimati tra 10 e 60 miliardi di euro l'anno, pari ad una quota di Pil tra l'1% e il 4%. Anche per questo è importante favorire la maggiore diffusione di questo strumento che, se adottato in modo capillare, può far risparmiare alla sola Pubblica Amministrazione circa 3 miliardi di euro l'anno e altrettanto ai fornitori della PA" ha dichiarato Giovanni Sabatini.
 
Ogni anno in Europa circolano in media 32 miliardi di fatture, di cui solo il 5% elettroniche.
Ma un cambiamento è già in atto: tra il 2008 e il 2009 la fatturazione elettronica è aumentata in media del 41%. 
 
"Per proseguire in questa direzione - ha aggiunto Sabatini - è importante completare prima possibile l'iter legislativo avviato con la Finanziaria 2008, che ha stabilito l'obbligo di fatturazione elettronica per gli operatori che lavorano con Amministrazioni ed enti pubblici, ed il primo Decreto Attuativo. Solo l'emanazione del secondo Decreto Attuativo, infatti, fornirà le indicazioni definitive sui tempi e le modalità tecniche per lo scambio di fatture elettroniche tra imprese e Pubbliche Amministrazioni".
Lisa Zillio
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