01/01/2013 - 01:00

Compostare meglio per risparmiare

Un compost "puro", di qualità migliore, farà risparmiare: è quanto sancito nei giorni scorsi dal protocollo d'intesa firmato dalla Provincia di Torino con i Consorzi e le aziende di gestione dei rifiuti che stabilisce l'obbligo di effettuare analisi merceologiche rigorose, affidate a terzi, per stabilire il grado di "purezza" del rifiuto organico.
Il protocollo d'intesa integra e ratifica il contratto-tipo firmato a giugno che stabilisce di differenziare la tariffa di conferimento della FORSU (frazione organica raccolta in maniera differenziata del rifiuto urbano ,"umido") in relazione alla qualità (presenza di impurità: metalli, vetri, plastica, compresi i sacchetti se non sono compostabile). In pratica, d'ora in poi la tariffa di conferimento standard (96 euro a tonnellata) vale per l'organico contenente una quantità di impurità compresa tra il 6% e l'8%. Per ogni punto percentuale di impurità superiore all'8% la tariffa aumenta di 1,5 euro, allo stesso modo la tariffa di conferimento scende di 1,5 euro per ogni punto percentuale inferiore al 6%.

Il risultato è che chi conferisce organico più pulito viene premiato economicamente, e chi conferisce materiale con maggiore "sporcizia" paga di più: questi effetti vengono pagati (o risparmiati) prima di tutto dalle aziende che gestiscono le raccolte, ma inevitabilmente avranno effetti anche sui cittadini. "Per questo è importante" spiega l'assessore all'ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco "che i cittadini siano molto attenti nel differenziare correttamente i rifiuti organici (ma non solo) e iniziare ad utilizzare sacchetti compostabili per l'organico. Una buona raccolta differenziata nasce dall'impegno dei singoli. Per parte nostra, stiamo lavorando al nuovo piano provinciale dei rifiuti con l'intento di continuare a sostenere le amministrazioni che hanno già raggiunto buoni risultati e soprattutto di aiutare chi ancora è in difficoltà a raggiungere gli obiettivi fissati".

La firma del protocollo è stata anche occasione per riunire il gruppo di lavoro dedicato all'applicabilità dell'Iva alla tariffa di igiene ambientale (Tia) e fare il punto sulla situazione, anche alla luce delle disposizioni previste dalla recente manovra finanziaria. All'incontro ha preso parte anche il parlamentare Stefano Esposito, che ha sottolineato come "con la normativa della Tremonti il governo si è tutelato, ma di fatto non ha risolto le problematiche dei Consorzi su questo tema delicato". Il gruppo di lavoro si riunirà di nuovo a settembre: "Prendiamo atto della situazione" spiega Ronco "e nel frattempo esamineremo con attenzione le decisioni prese dai Consorzi su come regolarsi. Il problema di fondo è che eliminare l'Iva non è un risparmio ma si ribalta sui costi del servizio, senza produrre alcun beneficio".
Tommaso Tautonico
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