16/07/2014 - 13:02

Commissione Ue, Juncker: sì a rinnovabili, efficienza energetica e lotta ai cambiamenti climatici

Crescita, occupazione ed equità sociale. Ma anche energie rinnovabili, lotta ai cambiamenti climatici ed efficienza energetica. Questi sono i temi principali su cui verte il programma del nuovo presidente della commissione Europea, Jean-Claude Juncker, eletto ieri con 422 voti nella sessione plenaria del Parlamento Ue.
Nel documento 'Un nuovo inizio per l'Europa: Il mio ordine del giorno per il lavoro, la crescita, l'equità e il cambiamento democratico' , in cui Juncker traccia le priorità sui cui si concentrerà il suo lavoro, il nuovo presidente della commissione Ue ha sottolineato la necessità di rafforzare la competitività in Europa e incoraggiare gli investimenti finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro. 
 
Nei prossimi mesi verrà messo a punto un ambizioso "pacchetto di azioni" che mira proprio a rilanciare questi temi, ha annunciato Juncker precisando però come una crescita sostenibile non sia compatibile "con montagne di debiti in costante espansione" . Si tratta di un insegnamento legato alla crisi mondialel degli ultimi anni di cui dobbiamo "fare tesoro" ha detto il presidente Ue. 
 
L'Europa dovrà impiegare in maniera molto più proficua i soldi provenienti dal proprio bilancio e dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) "Abbiamo bisogno di investimenti più intelligenti, di interventi più mirati, di una minore regolamentazione e di una maggiore flessibilità nell'uso dei fondi pubblici" si legge nel documento. 
 
Per fare questo è necessario migliorare il contesto in cui vengono realizzati gli investimenti e incentrarli in particolare sulle infrastrutture, in particolare la banda larga e le reti energetiche, su ricerca e innovazione, sulle energie rinnovabili, e sull'efficienza energetica, ha precisato Juncker. 
 
Inoltre è necessario che l'Europa metta a punto politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici. Gli ultimi eventi geopolitici ci hanno ricordato la nostra dipendenza eccessivamente dalle importazioni di combustibile di gas. "Per questo motivo è mia intenzione riformare e riorganizzare la politica energetica europea creando una nuova Unione europea dell'energia" ha detto Juncker. 
 
E' dunque necessario diversificare le nostre fonti energetiche, ridurre l'elevata dipendenza energetica da Stati Terzi, mantenere l'apertura del mercato energetico europeo nei confronti dei Paesi Vicini. Tuttavia, se l'energia proveniente dall'Est raggiungerà costi troppo elevati, in termini commerciali o politici, l'Europa dovrà essere a grado di fare un cambiamento repentino verso altri canali di approvvigionamento. Se necessario dovremo avere la capacità di invertire i flussi energetici aumentando soprattutto la quota delle energie rinnovabili nel nostro Continente.
 
 "Credo fermamente nel potenziale di crescita dell'energia verde" ha detto Juncker ribadendo di voler favorire il più possibile gli investimenti nelle rinnovabili e nell'efficienza energetica, soprattutto nell'edilizia. Infine Junker ha ricordato come l'Unione Europea debba essere in prima fila nella lotta contro il riscaldamento globale del Pianeta. "Lo dobbiamo alle generazioni future" ha detto il nuovo presidente della commissione Ue. 
 
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Rosamaria Freda
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