01/01/2013 - 01:00

Come difenderci dalle alluvioni

In questi giorni di drammatici eventi, il WWF Italia ha presentato cinque azioni fondamentali per risolvere il problema del dissesto idrogeologico che ogni anno vessa il nostro Bel Paese con le prime piogge autunnali.
La causa principale del diffuso dissesto idrogeologico che caratterizza l'intero territorio nazionale, non è da cercarsi tanto nell'intensita' della pioggia caduta nelle ultime ore, quanto in una quotidiana e pluriennale "malagestione" dei fiumi e dei versanti.

Il WWF Italia ritiene che, per risolvere il problema, sia necessario superare la logica emergenziale d'intervento e realizzare cinque fondamentali azioni d'intervento: 1) Istituire le Autorità di distretto, come previsto dalle direttive europee (dir 2000/60/CE "Acque", 2007/60/CE "Rischio alluvionale"), conferendo loro un ruolo vincolante per il coordinamento delle misure e degli interventi di difesa del suolo e di qualità delle acque a livello di bacino idrografico; 2) riferirsi al bacino idrografico - e non ai confini amministrativi delle Regioni - per qualsiasi programma di difesa del suolo, manutenzione del territorio e di tutela e gestione delle acque; 3) Ripristinare i finanziamenti ordinari per la difesa del suolo drasticamente tagliati anche nell'ultima finanziaria; 4) Garantire l'interdisciplinarietà nella progettazione delle misure e degli interventi di difesa del suolo: la solo ingegneria idraulica, infatti, è totalmente insufficiente ed è necessario progettare anche con competenze di idrogeologia, ecologia, scienze forestali, pianificazione...; 5) Avviare un'azione diffusa di rinaturazione del territorio -come sta avvenendo nei più grandi bacini europei come la Loira, il Reno, il Danubio, la Drava... - basata sul recupero della capacità di ritenzione delle acque in montagna (rimboschimenti, governo delle foreste sostenibile) e sul recupero delle aree di esondazione naturale in pianura (ampliamento delle aree golenali, ripristino e ricostruzione zone umide....)

Purtroppo c'e' da aggiungere che stiamo anche subendo il conflitto d'interesse tra Stato e Regioni in materia di competenze sulla difesa del suolo che paralizza l'applicazione corretta delle direttive europee per garantire sicurezza e tutela delle acque (dir 2000/60/CE "Acque", 2007/60/CE "Rischio alluvionale").
Lo stesso WWF Italia aveva quest'anno avviato la campagna "Liberafiumi" dalla quale è purtroppo emerso un quadro allarmante sulla salute dei nostri corsi d'acqua.
Lisa Zillio
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