Clima: a Roma l'opera di WWF YOUng per dire basta ai combustibili fossili

Al via la mobilitazione internazionale “Global Fight to End Fossil Fuels”, che da oggi fino a domenica vedrà la partecipazione dei giovani di tutto il mondo per chiedere ai governi interventi concreti e urgenti di uscita dai combustibili fossili, passo imprescindibile per affrontare le cause della crisi climatica. I giovani di WWF YOUng hanno promosso questa mattina a Roma un’iniziativa collettiva per creare uno striscione artistico che rappresenterà la richiesta di una generazione alla prossima manifestazione dei Fridays For Future il prossimo 6 ottobre. Il progetto artistico, che punta a coinvolgere più attori e a creare informazione, dibattito e sensibilizzazione sul tema specifico della mobilitazione internazionale e sulla richiesta di uscita dai combustibili fossili, è stato creato dallo street artist Antonio Caiazzo. L'iniziativa si è svolta negli spazi all’aperto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre, nel quartiere Testaccio, e ha coinvolto le studentesse e gli studenti della facoltà, che insieme al WWF YOUng hanno dato vita alla rappresentazione pittorica. 
 
Un messaggio unico e d’impatto quello concepito dall’artista e realizzato dai giovani del WWF, insieme a quelli delle associazioni studentesche dell’Ateneo coinvolte, e a tutti coloro che hanno voluto partecipare. Una richiesta che arriva forte e chiara: per affrontare la crisi climatica che ormai condiziona le vite di tutti, è necessario e urgente che i governi si muovano per definire il percorso che porti all’eliminazione di tutti i combustibili fossili e dei loro sussidi, e fissino obiettivi ambiziosi per le energie rinnovabili, l'efficienza energetica e l'accesso all'energia. È un’intera generazione, che vede messo a rischio il proprio futuro, a chiederlo, ma non solo loro, perché come ha denunciato il segretario generale dell’ONU recentemente: la crisi climatica rischia di trasformarsi in collasso. La comunità scientifica, però, ci dice anche che se agiremo subito, smettendo di alimentare il riscaldamento globale bruciando i combustibili fossili e deforestando, la crisi climatica potrà ancora essere gestita.
 
La community dei giovani del WWF sottolinea che: “Da decenni politici e governo adottano le tecniche del rinvio e della negazione. Gli impegni internazionali presi da tempo vanno rispettati, adesso occorre definire l’agenda delle cose da fare: dall’uscita dai combustibili fossili al percorso per approviggionarsi al 100% da energie rinnovabili. Le emissioni devono essere ridotte drasticamente, anzi abbattute, come dice l’IPCC (il panel scientifico sul Clima delle Nazioni Unite), e i Paesi che hanno maggiori responsabilità, quelli di più antica industrializzazione, devono mostrare che è possibile. I giovani non devono essere né blanditi né attaccati, devono essere rispettati, consegnando loro un mondo vivibile”.  
 
Quello dedicato al “Global Fight to End Fossil Fuels” sarà un weekend ricco di eventi, in cui giovani e società civile si mobiliteranno per chiedere ai governi la stessa richiesta, sempre più urgente, che viene fatta da anni e che culminerà con la marcia di New York del 17 settembre per l’uscita dai combustibili fossili, in concomitanza con l’Assemblea Generale dell’ONU.