Clima: la Francia sfora gli obiettivi di riduzione di Co2 presi a Parigi

La Francia sempre in prima linea sulle questioni climatiche, fa flop sugli obiettivi fissati durante la Conferenza internazionale sul clima di Parigi nel 2015. A confermarlo è il primo bilancio provvisorio pubblicato oggi dal ministero per la Transizione Ecologica. Dal bilancio emergono risultati negativi: nel 2016 Parigi ha sforato gli obiettivi sulle emissioni di gas a effetto serra. I dati dicono che nel 2016 la Francia ha emesso 463 milioni di tonnellate di gas nocivi (in CO2), ovvero il 3,6% in più rispetto a quanto prefissato. A causare questo innalzamento del livello dei gas inquinanti sono stati i settori dei trasporti e delle costruzioni. A peggiorare la situazione si aggiunge poi la chiusura di alcune centrali nucleari che hanno comportato un maggiore ricorso alle centrali a carbone ed energie fossili.

Secondo il ministro Nicolas Hulot, bisogna reagire a questi risultati negativi. "La Francia predica bene e razzola male, afferma il ministro. Con un atteggiamento pretenzioso non possiamo pretendere nulla dal resto del mondo". Il presidente Macron, sin dalla sua elezione, ha preso a cuore il conseguimento degli obiettivi sul clima definiti a Parigi dalla Cop21, criticando duramente la decisione del presidente Usa Donald Trump di uscire dall'Accordo sul clima. L'obiettivo sul clima da raggiungere dovrebbe essere un taglio del 27% delle emissioni entro il 2028 rispetto al 2013 e del 75% entro il 2050. La Francia dovrebbe continuare nella direzione intrapresa nel 2015 e riallinearsi con gli obiettivi sul clima presi alla Cop21 , decidendo di abbandonare una volta per tutte le energie fossili e scegliere la strada delle energie rinnovabili.