01/01/2013 - 01:00

Certificazione energetica: l'Italia è prima in Europa

Durante il Forum, promosso dal CTI - Comitato Termotecnico Italiano e da MCE - Mostra Convegno Expocomfort, è stato presentato il Rapporto 2011 "Attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia", uno studio che per la prima volta fotografa in modo ufficiale, dettagliato e comparato lo status quo dell'applicazione della certificazione energetica degli edifici a livello nazionale.
 
Il risultato più eclatante è che sono i certificati energetici prodotti nella sola Italia superano quelli registrati in tutto il resto d'Europa. 
E questo perché l'Italia, a differenza degli altri Stati Membri, ha recepito molto in anticipo la Direttiva europea EPBD, estendendo la certificazione energetica praticamente a tutti gli edifici, se si escludono pochi vincoli. 
A livello comunitario, infatti, l'obbligatorietà riguardava solamente gli edifici con superficie superiore ai 1000 m2.
Vengono però esclusi in questo modo circa il 75% degli edifici.
 
Il successo dell'applicazione della certificazione energetica sugli edifici varia a seconda se questi sono di nuova costruzione o già esistenti.
Per quelli nuovi è stata un vero trionfo.
La classe energetica elevata si è rivelata un potente strumento di marketing per il comparto edilizio e ha favorito la costruzione di edifici con ridotti consumi energetici pur in un momento di forte crisi del settore.
Purtroppo, invece, per quelli 
già esistenti, si sono verificate difficoltà nell'applicazione della certificazione energetica.
 
Tanti gli argomenti dibattuti duranti il Forum tra cui la figura del certificatore energetico, i criteri per la costituzione di eventuali elenchi, la necessità di uniformare la preparazione tra le diverse regioni e l'urgenza di avviare un sistema efficace di controlli.
È emersa poi anche la necessità di una maggiore informazione per i consumatori sul valore aggiunto che la certificazione edilizia porta alle abitazioni. 
Lisa Zillio
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