10/06/2014 - 21:08

Certificati bianchi per ristrutturare, l edilizia riparte da qui

Il rapporto del GSE mostra il successo dei certificati bianchi e suggerisce che diventino strumento per il rilancio delle ristrutturazioni edilizie in chiave eco.
Chi vuole comprare la sua prima casa si informa online mettendo le offerte di Barclays a confronto con quelle di Cariparma o di altri istituti per trovare il mutuo più conveniente. Chi deve invece ristrutturare sa che il progetto non riguarda solo il cantiere, ma anche il calcolo degli incentivi fiscali e del guadagno atteso in termini di efficienza energetica.
 
Fra gli strumenti a disposizione di chi investe in efficienza energetica ci sono anche i Titoli di efficienza energetica, i cosiddetti certificati bianchi che indicano quanto un edificio o una struttura sia in grado di risparmiare in termini di energia. Diffusi soprattutto fra le aziende, hanno raggiunto i primi 10 anni di attività e per questo il Gestore dei servizi energetici (GSE) ha voluto fare il punto della situazione e delineare prospettive future.
 
Privati, imprese e PA possono richiederli al momento di avviare lavori di ristrutturazione che includano interventi per l’efficientamento energetico. Finora sono stati emessi circa 6 milioni di Tee, con un vero e proprio boom nel corso del 2013 (richieste triplicate in confronto al 2012).
 
Quanto fanno risparmiare i certificati bianchi? Ciascuno di essi equivale a 800 euro di spesa in meno per elettricità e gas, oppure 650 se si considerano le utenze più grandi (stime della Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia, ndr). 
Anche il periodo di ammortamento è decisamente favorevole: “Il contributo dei certificati bianchi è tra il 70 e l'80% del taglio ottenuto sulla bolletta: se con l'efficientamento si raggiungono risparmi per 10 mila euro annui, vengono riconosciuti 8 mila euro per cinque anni; così l'investimento, che ad esempio è stato di 30mila euro, non ritorna in tre anni, ma in meno di due”, commenta Giovanni Campaniello, amministratore unico della Esco Avvenia.
 
Intervistato dal Sole 24 Ore, Campaniello ha avuto modo anche di raccontare la propria esperienza con le aziende che hanno richiesto i certificati bianchi: “Nei primi quattro mesi del 2014 sono state presentate circa un migliaio di proposte di progetto, che porteranno a emettere Tee per un valore complessivo di oltre cento milioni di euro”. Avvenia, consulente per l’ottimizzazione dei servizi energetici per le imprese, “è riuscita a garantire una riduzione delle emissioni di origine industriale di oltre 1,5 milioni di tonnellate di CO2”.
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