06/12/2012 - 21:10

Carta: stabile la raccolta differenziata

La crisi e la mancata soluzione di nodi strutturali fanno crescere l’export.

La filiera della carta ha visto aumentare del 3% le quantità di rifiuti d’imballaggio avviate a riciclo, a fronte di un incremento dell’immesso al consumo del 2,3%, ottenendo così un risultato di riciclo nel 2011 dell’80%, un punto percentuale in più rispetto al 2010. Rispetto al mix delle materie prime utilizzate dall’industria cartaria nel 2011, l’uso di macero scende dal 49,3% al 48,6%. Cresce di conseguenza l’utilizzo di fibra vergine al 34,1% (+0,6), mentre resta sostanzialmente invariato il peso delle materie prime non fibrose (17,3%) (fonte: Elaborazione COMIECO anche su dati CONAI).

Con riferimento al destino di prodotti in carta e cartone immessi al consumo, quasi il 60% di questi sono avviati a riciclo, il 12,6% sono avviati a recupero e, considerando la quota non recuperabile né riciclabile (21,3%), resta un ulteriore 6,8% che potrebbe essere avviato a riciclo.

Trend negativo, invece, per la raccolta differenziata di carta e cartone, che nel 2011 fa registrare un momento di stasi rispetto alla progressiva e costante crescita riscontrata per circa un decennio. Questa, infatti, si è attestata nel 2011 a 3.037.000 tonnellate, con una contrazione dell’1% rispetto al 2010. Nel corso del 2011, inoltre, si è registrato un calo del 13,6% della raccolta in convenzione e dell’1% di quella comunale.

Nel 2011 si è assistito a una lieve contrazione (-2%) per la componente d’imballaggio avviata a recupero energetico, che comunque contribuisce con un 8% al tasso di recupero complessivo che raggiunge il valore dell’87%. A fine 2011 l’export di macero si è collocato oltre gli 1,7 milioni di tonnellate (+6% rispetto al 2010), cioè oltre il 27% della raccolta nazionale.

L’export italiano di macero verso la Cina è cresciuto di quasi il 53% rispetto al 2010, attestandosi oltre 841.000 tonnellate, cioè la metà del nostro export totale. Il mercato cinese ha raggiunto da solo nel 2011 un consumo di quasi 71 milioni di tonnellate, più del doppio del consumo di macero del Nord America (30,5 milioni di tonnellate nel 2011) e quasi 1,5 volte quello europeo (48,8 milioni di tonnellate).

L’impatto degli andamenti della domanda della Cina sui mercati internazionali è piuttosto rilevante. Il consumo cinese è soddisfatto ormai per il 61,5% dalla raccolta interna, che nel 2011 si è incrementata del 4% (43,6 milioni di tonnellate), mentre la quota soddisfatta con l’import è del 38,5% (principale fornitore sono gli Stati Uniti con il 43,2% cui segue l’Europa che copre il 29% dell’import totale). Nel complesso, la quota di macero esportata dall’Italia verso l’area asiatica è stata pari al 63% dell’export totale.

L’import di macero, che soddisfa una parte limitata del fabbisogno delle cartiere nazionali (meno del 10%), è stato pari a 474.000 tonnellate, con una riduzione del 4% rispetto al 2010. I volumi importati dal complesso dei Paesi dell’UE 27, che hanno coperto poco oltre il 66% del nostro import totale (69% del 2010), appaiono ridotti dell’8%. In controtendenza i flussi dalla Germania (+4%) e dalla Slovenia (+5%). Da segnalare, inoltre, al di fuori l’area UE il calo dell’import dalla Svizzera (-5,7%). In aumento i volumi importati dagli Stati Uniti (+13% circa) che costituiscono il 24% del nostro import totale.

Nei primi 5 mesi del 2012 l’estrema debolezza della domanda di prodotti cartari connessa con la complessa situazione economica internazionale sta fortemente condizionando l’attività cartaria globale. Tale quadro di difficoltà è acuito dal fatto che l’industria cartaria è stretta nella morsa tra alti costi energetici e speculazioni sulle materie prime, circostanze che rendono urgente la previsione di misure per contenere i costi dell’energia del settore, nonché per il recupero energetico prioritario per i rifiuti che provengono dal riciclaggio, prevedendo un più ampio ricorso agli impianti industriali esistenti.

Tale andamento è più accentuato nel comparto dell’imballaggio (-9,7%, con un -10% nel settore della carta e cartone per cartone ondulato), principale utilizzatore di fibre di recupero. Ne consegue un sensibile ridimensionamento degli impieghi nazionali di macero (-11,8% rispetto ai cinque mesi 2011), che si riflette sia sui volumi importati, in calo del 34% nei primi quattro mesi, che sulla raccolta interna (raccolta apparente -1,9% sempre nei primi quattro mesi). Continua lo sviluppo dell’export di questa materia prima (+21% circa rispetto al Gennaio-Aprile 2011), dovuto alla prosecuzione della crescita dei flussi diretti verso l’Asia (+52%) e, in particolare verso la Cina (+71%), che rappresentano oltre il 70% (il 57% nel caso della Cina) del nostro export totale. In sensibile calo i volumi diretti verso il resto dell’Europa (-20% nei quattro mesi), dove l’attività cartaria si è contratta del 3,6% (area CEPI) nel primo trimestre, secondo le sintesi CEPI.

Indicazioni provvisorie sui primi cinque mesi forniscono per quest’area un calo più accentuato (-3,9%). Anche l’area asiatica appare in rallentamento: la produzione cartaria cinese, cresciuta del 10% nel primo trimestre, avrebbe decelerato nei primi sei mesi al +7% rispetto allo stesso periodo 2011. Alla base dei ridimensionamenti visibili nelle quotazioni delle diverse tipologie di maceri tra aprile e giugno scorsi vi sarebbe un generalizzato indebolimento della domanda di macero europea e asiatica (in particolare cinese).

Un elemento di novità nel settore è costituito dal meccanismo di allocazione delle aste, avviato da COMIECO nella seconda metà dell’anno 2011. Le aste sono indette ed espletate periodicamente da COMIECO, allo scopo di individuare i soggetti riciclatori dei maceri derivante dalle convenzioni secondo procedure competitive. A seguito degli impegni assunti dal Consorzio verso l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM), nella seconda metà del 2011, COMIECO ha avviato e progressivamente portato a regime il sistema delle aste. Per mezzo di tale sistema, nell’annualità Aprile 2011-Marzo 2012, sono state allocate a riciclo 537.000 tonnellate di carta e cartone, pari al 30% del gestito in convenzione.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile