29/07/2024 - 18:54

Cambiamenti climatici: iLMeteo.it e Corriere della Sera pubblicano il primo rapporto sul clima del XXI secolo

È online il Rapporto sul Clima del XXI secolo realizzato da iLMeteo.it in collaborazione con Corriere della Sera. Spin-off dell’Indice di vivibilità climatica, il rapporto è un approfondimento sui cambiamenti climatici in corso nel nostro Paese e sugli effetti del riscaldamento globale.

 

report sui cambiamenti climatici

Per la realizzazione di questo nuovo prodotto di data journalism interattivo sono stati analizzati 185 milioni di dati climatici, dal 1985 ad oggi, per tutti i 108 capoluoghi di provincia. Un database completo e validato, che ha permesso di ottenere 5 indicatori unici che meglio rappresentano il clima che cambia: la temperatura media annuale, il caldo estremo, cioè il numero di giorni annui con temperatura massima maggiore di 35°C, le notti tropicali, quelle notti in cui la temperatura minima non scende mai al di sotto dei 20°C, i giorni di gelo, numero di giorni annui con temperatura minima minore di 0°C e la temperatura media mensile.

“I cambiamenti climatici in atto stanno sempre più avendo conseguenze dirette sulle nostre vite e attività; l’Italia, e il Mediterraneo in generale, sono un hotspot climatico dove cioè il riscaldamento globale corre a doppia velocità rispetto al resto del mondo. Più caldo sì, ma anche più eventi meteo estremi come siccità, alluvioni e grandinate” spiega il meteorologo e responsabile media de iLMeteo.it, Lorenzo Tedici. “In rapporto al periodo 1985-1999, dall’inizio del XXI secolo risulta che le medie, le notti tropicali e i giorni di caldo estremo sono tutti in aumento, mentre i giorni di gelo sono in diminuzione” aggiunge Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it che insieme a Tedici ha lavorato al rapporto.

Insomma: sempre più caldo. I risultati, infatti, fotografano in maniera inequivocabile quello che sta avvenendo in Italia. Grazie al progetto di ricerca è stato possibile individuare le regioni maggiormente impattate dal cambiamento climatico: in cima alla classifica troviamo le pianure del Nord che stanno vedendo un aumento senza precedenti delle temperature medie. A Milano, per esempio, si è passati da valori intorno ai 13,5°C di metà anni ‘80 fino agli oltre 16°C degli ultimissimi anni. “Può sembrare poco – spiegano da iLMeteo.it - un aumento di circa 2°C, ma dal punto di vista climatico questo rappresenta uno stravolgimento delle condizioni meteorologiche con conseguenze su numerosi parametri: aumento delle notti tropicali (+50 notti/anno), diminuzione dei giorni di gelo ed un aumento della frequenza delle ondate di caldo”.

A livello generale, invece, si registrano temperature medie mensili sempre più elevate tanto che l’estate, in un futuro ormai prossimo, potrebbe durare fino a 5 o 6 mesi. Non solo, le stagioni estive oltre a durare di più, sono e saranno anche più infuocate; l’indicatore climatico analizzato “caldo estremo”, ossia i giorni con temperature superiori a 35 °C, non lascia dubbi: a Firenze si è passati da 10 giorni negli anni Ottanta ai 26 nel XXI secolo, a Bolzano da 1 a 7, il record è a Caltanissetta che registra 27 giorni in più.

Il caldo non lascia scampo neppure di notte, in questo caso eloquente è il dato sulle cosiddette “notti tropicali”: Bergamo è la città dove sono aumentate di più, da 8 nel 1985 a 62 degli ultimi anni. A Milano da 20 a 71, a Roma da 51 a 90: ciò significa tre mesi interi con temperature minime che non scendono mai sotto i i 20 gradi. Anche il vero inverno, con il suo carico di neve e freddo, sembra ormai un ricordo lontano, le giornate di gelo con temperature minime inferiori a zero gradi sono passate da 52 a 19 a Milano, a Torino da 79 a 26, a Cuneo da 115 a 65, a Roma da 25 a una all’anno e in certi casi neppure quella. La tendenza dice che nella capitale nel 2030 il termometro non andrà più sotto lo zero. Il rapporto è disponibile sul sito Corriere.it, sull’ App Corriere Online e sul sito de iLMeteo.it, gli utenti potranno confrontare i dati per città e periodo di tempo e, inoltre, sarà possibile paragonare rispetto alle variabili di tempo e luogo ogni singolo indice climatico.

Tommaso Tautonico
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