01/01/2013 - 01:00

Caccia: parte stagione. Lipu: "Seri rischi di procedure UE"

"Gravi infrazioni in molte regioni italiane, che lasciano intravedere la concreta possibilità di nuove procedure di infrazione e condanne per mancato rispetto della direttiva comunitaria".
Lo denuncia la LIPU-BirdLife alla vigilia dell'apertura della stagione venatoria. "Quella che parte domenica - spiega il presidente LIPU Fulvio Mamone Capria - doveva finalmente essere la stagione dell'applicazione delle norme comunitarie, che tra l'altro prevedono il divieto di caccia agli uccelli durante la fase della migrazione e della riproduzione e l'esclusione dalla lista delle specie cacciabili per quelle che sono in stato di conservazione sfavorevole". "Invece - prosegue - molte regioni tra cui l'Umbria, il Lazio, la Toscana, la Liguria, la Sardegna, hanno completamente ignorato le novità normative introdotte con la legge Comunitaria dello scorso anno e le indicazioni scientifiche fornite dall'ISPRA. "Ancor più sconcertante - aggiunge Mamone Capria - è il fatto che queste regioni abbiano deliberatamente ignorato anche l'accordo per l'applicazione della nuova normativa, raggiunto dal Tavolo della Conferenza delle Regioni cui avevano partecipato ISPRA, ambientalisti, cacciatori, agricoltori e le regioni stesse".

Come se non bastasse - sottolinea la LIPU - sono arrivate altre deroghe a cacciare specie protette. La Lombardia ha approvato, e il Veneto si appresta a farlo, un nuovo provvedimento di caccia in deroga a piccoli uccelli come il fringuello e la peppola, ignorando i richiami della Comunità europea, le sentenze della Corte Costituzionale e le condanne già subite dall'Italia per aver abusato dello strumento delle deroghe. I segnali positivi giunti da regioni come la Puglia e la Calabria - aggiunge la LIPU - non bastano a raddrizzare un quadro in cui si delinea una nuova, seria e generalizzata infrazione della normativa comunitaria, in riguardo almeno agli articoli 2, 7 e 9 della direttiva Uccelli. Il che potrebbe non solo far scattare una nuova procedura di infrazione pluriregionale, come già accaduto nel 2006, ma anche spingere la Commissione europea ad attivare nuovamente la Corte di Giustizia.

"A tutto ciò - dichiara il presidente LIPU - si aggiunge l'incredibile emendamento del Senatore Molinari, che tante proteste sta sollevando e che prevede l'apertura della caccia senza limiti di tempo e su tutto il territorio nazionale, inclusi i parchi e le altre aree protette, sotto le mentite spoglie del controllo faunistico. Una deregulation totale, che causerebbe altri danni alla fauna e altri guai di carattere amministrativo, gestionale e politico. Un disastro - conclude Mamone Capria - che il senatore Molinari deve assolutamente evitare ritirando senza esitazione la proposta".
Tommaso Tautonico
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