01/01/2013 - 01:00

Nucleare: Consulta boccia ricorso Regioni

La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi presentati dalle Regioni nei confronti della legge delega n. 99 del 2009 che ha conferito al Governo la delega per la riapertura degli impianti nucleari in Italia.
In una nota la Consulta, che si è trovata a giudicare su questioni relative al riparto della competenza legislativa fra Stato e Regioni in tema di produzione dell'energia elettrica nucleare, ha fatto sapere che "le ricorrenti ritenevano costituzionalmente illegittime alcune disposizioni contenute nella legge di delega n. 99 Del 2009" e che "la motivazione verrà depositata nelle prossime settimane."
Le Regioni che avevano impugnato la legge 99/09 sono Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise.

Anche il Piemonte aveva presentato il proprio ricorso salvo poi ritirarlo dopo le recenti elezioni regionali.
Le Regioni avevano contestato al Governo soprattutto una mancanza d'intesa e raccordo tra il potere centrale e ciascuna delle Regioni interessate dalla scelta dei siti in cui far sorgere le centrali; i criteri e le modalità d'esercizio del potere sostituivo dell'esecutivo centrale in caso non si giungesse ad un accordo; la possibilità di dichiarare quali fossero i siti d'interesse strategico nazionale; la procedura che prevede un'autorizzazione unica sulle tipologie di impianti per la produzione di energia nucleare rilasciata previa intesa della Conferenza unificata e dopo delibera del Cipe.

"La decisione della Consulta sgombra il campo da polemiche pretestuose: il Governo intende fare il nucleare nel rispetto della Costituzione e delle Regioni" ha commentato Stefano Saglia, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico con delega all'energia.
"Le norme emanate dal Governo per il rilancio del nucleare - ha ribadito il Sottosegretario - comprendono l'intesa con le regioni e quindi sono rispettose della carta costituzionale. Il nucleare rimane strategico per la politica energetica e rappresenta un'opportunità per l'industria italiana. Necessita, pertanto, di una visione globale e condivisa".

"La decisione della Corte Costituzionale di rigettare l'impugnativa delle Regioni sulla legge delega per il nucleare fuga ogni dubbio sulla legittimità della impostazione del Governo su questo tema chiave per lo sviluppo del paese" ha sottolineato il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
"Ho affrontato oggi il tema con il premier Berlusconi chiedendogli di accelerare le procedure per l'avvio dell'Agenzia per la Sicurezza Nucleare e che domani approfondiremo a margine del consiglio. Ora bisogna andare avanti senza indugio per definire le scelte concrete da adottare, i costi e i benefici per i territori e per il paese" ha precisato il Ministro.
Lisa Zillio
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