01/01/2013 - 01:00

Biocombustibile dalla pianta di cardo

Un team di ricercatori siciliani del Cnr sta sperimentando un sistema per produrre energia e biocombustibili da questa pianta. Un progetto che potrebbe diventare fondamentale per le regioni del Sud Italia.
Il cardo potrebbe essere una vera rivoluzione nel settore dei biocombustibili se la sperimentazione del Cnr dovesse dare buoni risultati. La notizia è stata riportata nell'Almanacco della scienza del Consiglio nazionale delle ricerche: da questa pianta potrebbero presto essere prodotti elettricità, calore e biocombustibili. Questi gli obiettivi più ambiziosi del progetto condotto dall'Unità operativa dell'Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Isafom) del Cnr di Catania.
"Dagli anni '90 questa specie è stata rivalutata come coltura da destinare alla produzione di biomassa per energia - ha spiegato il direttore Salvatore Antonino Raccuia - così come il cardo selvatico, suo progenitore ampiamente diffuso. Questa pianta, infatti, grazie al ciclo di crescita che va dall'autunno alla primavera, ottiene buone rese in biomassa e acheni (frutto semplice e secco). L'elevato contenuto di zuccheri presente nelle radici, prevalentemente inulina, offre grandi possibilità d'impiego nel settore energetico".
Per quello che riguarda invece i dati sulla resa di impianti a ciclo lungo (10-12 anni), in ambiente mediterraneo hanno mostrato rese medie in biomassa secca tra 14 e 15 tonnellate/ettaro per anno. "Anche se quelle più elevate - ha spiegato Raccuia - si hanno tra il secondo e il quinto anno". Rese medie maggiori si possono invece ottenere con cicli di coltivazione più brevi (3 anni)".
Dalla combustione della biomassa, eccetto gli acheni, è possibile poi ricavare tra 16.500 e 17.800 Kilo-joule per kilogrammo (Kj/kg). Una buona notizia soprattutto per le regioni meridionali, in cui il cardo cresce con facilità anche se nel nostro paese solo 20 ettari sono coltivati a scopo sperimentale per la produzione di biomassa da cardo.
Tommaso Tautonico
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