01/01/2013 - 01:00

Batterio di 34.000 anni... vivo!

Hanno 34.000 anni e sono probabilmente gli organismi viventi più antichi di cui si abbia traccia: sono batteri e li ha scoperti Brian Schubert, un ricercatore della Binghamton University (New York), analizzando delle antiche formazioni saline provenienti dalla Death Valley, negli Stati Uniti.
I batteri sono sopravvissuti così a lungo perchè i cristalli di sale, crescendo molto velocemente, improgionano tutto ciò che fluttua nelle loro immediate vicinanze in microscopiche bolle del diametro di qualche micron.

I microrganismi sono vivi ma in uno stato simile all'ibernazione. Non si riproducono e non consumano alcuna energia: non fanno nulla se non mantenersi nella propria condizione. La sopravvivenza dei batteri è stata assicurata dalla presenza all'interno delle bolle saline di un'alga, la Dunaliella, che è servita loro come fonte di cibo. All'interno di questi minuscoli globi si è insomma formato un vero e proprio ecosistema completamente autosufficiente.

I ricercatori hanno trovato conferma della loro teoria riproducendo il processo di formazione dei cristalli salini e intrappolando al loro interno gli stessi microrganismi e le stesse alghe. Ciò che non è chiaro è come i batteri si siano mantenuti vivi e in salute per 34.000 anni: con il tempo il DNA si degrada e deve essere riparato.

I batteri si sono comunque mantenuti in ottima salute: dopo un periodo di risveglio durato circa 2 mesi e mezzo, gli scienziati sono riusciti addirittura a farli riprodurre.

"Hanno 34.000 anni e dei figli, non è eccitante?", ha detto Schubert.
Vesna Tomasevic
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