01/01/2013 - 01:00

Barcellona, ultima chiamata prima di Copenaghen

Dal 2 al 6 novembre a Barcellona ci sarà l'ultimo incontro prima del summit di Copenaghen, saranno gli ultimi 5 giorni effettivi di negoziati prima del COP15.
Il WWF: "Non bisogna chiedersi se possiamo raggiungere un accordo sul clima. Dobbiamo raggiungerlo". Ogni giorno di ritardo nell'azione contro il cambiamento climatico, che continua ad avanzare rapidamente, comporta conseguenze drammatiche per noi e le generazioni future. I delegati che si incontreranno a Barcellona la settimana prossima per l'ultimo round di negoziati effettivi prima di Copenhagen, devono mostrare ai loro leader che si possono fare progressi e che un accordo climatico vincolante e ambizioso non solo può, ma deve essere raggiunto.
I segnali che giungono da alcuni ambienti politici rispetto al fatto che a Copenhagen non sarà raggiunto un accordo vincolante, rimandandolo a un futuro indefinito, sono irresponsabili e potrebbero provocare un effetto domino in cui un Paese dopo l'altro comincerà ad abbandonare la partita e a ridurre i propri obiettivi. Condannando il mondo alla catastrofe climatica.
I leader che non agiranno saranno responsabili del caos climatico, dell'indebolimento dell'autorità delle istituzioni nazionali e internazionali e della perdita di fiducia degli elettori, che in tutto il mondo credono nella necessità di raggiungere un risultato importante nel corso dei negoziati.
"Chiedersi se dovremmo siglare l'accordo sul clima adesso o in seguito è come discutere se sia il caso di levarsi dalla traiettoria di un camion che arriva a tutta velocità, o aspettare e vedere cosa succederà - commenta Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia - Se non costruiamo un trattato ambizioso e vincolante saremo ricordati come la generazione che ha speso miliardi in carte di credito, diffuso il vandalismo ambientale e non ha fatto nulla per affrontare il più grave problema dei nostri tempi. Sono sicura che nessuno dei leader voglia essere ricordato in questo modo."
Quando i delegati si riuniranno a Barcellona la settimana prossima, avremo la prova del nove: hanno alle spalle una volontà politica e un mandato forte per lavorare a un accordo che abbia le giuste caratteristiche per salvare il mondo dal cambiamento climatico? Un progresso rapido, esplicito e ambizioso in questa occasione rispetto ai nodi cruciali ancora irrisolti invierebbe al mondo il forte messaggio che sì, l'accordo sul clima può essere raggiunto.
 
Tommaso Tautonico
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