01/01/2013 - 01:00

Bacalà alla vicentina tra gli alimenti rappresentativi dell'Italia

Il network internazionale per l'informazione sugli alimenti EuroFIR (European Food Information Resource Network), finanziato dalla Commissione Europea, ha designato il Bacalà alla vicentina come uno dei cinque alimenti tradizionali rappresentativi dell'Italia a tavola.
A fianco di questa pietanza regionale tipica del Veneto, i Cannoli alla Ricotta siciliani, del Castagnaccio toscano, della Pizza Margherita napoletana e del Brasato al Barolo piemontese.
Bacalà è infatti il nome con cui i veneti chiamano lo stoccafisso.

Si narra che il suo arrivo a Venezia sia dovuto al fortuito naufragio del capitano veneziano Pietro Queiri nell'isola norvegese di Rost avvenuto nel 1453.
Qui il nobile veneziano, tratto in salvo dai pescatori locali che erano dediti alla cattura e all'essiccatura del merluzzo, si innamorò letteralmente del suo sapore e ne importò alcuni esemplari.
Nella sua prima versione, infatti, il Bacalà è un piatto povero e insapore ma durevole e leggero da trasportare e dichiarato idoneo dai prelati che parteciparono al Concilio di Trento al regime di astinenza della Quaresima.
È solo successivamente che, grazie all'ingegno dei vicentini, è nato questo piatto saporito e sostanzioso che oggi tutti noi possiamo gustare nella sua versione fusion tra Nord e Sud Europa.
Lisa Zillio
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