11/11/2017 - 18:57

Auto ad aria compressa, AirPod 2.0 la rivoluzione della mobilità sostenibile

AirPod 2.0, una 2 posti con un’autonomia fino a 150 Km, sarà prodotta in Sardegna su Brevetto Francese, e costerà 8.000 €. Ricarica dalle 3 alle 6 ore, al costo complessivo di 5-6 €.

Motore da 430 cm³, reversibile ad aria compressa, 2 cilindri in linea con camera attiva, temporizzazione variabile delle valvole, potenza da 7 Kw. Trasmissione alle ruote posteriori attraverso un cambio a gestione elettronica, con recupero dell’energia cinetica durante le fasi di decelerazione, e cambio automatico a 3 marce, più retromarcia. 80 Km/h la velocità massima, e 130 Km di autonomia nel ciclo combinato. Sono queste le caratteristiche salienti del veicolo ad aria compressa che intende rivoluzionare il mondo delle auto.

AirPod  2.0 2014 - auto ad aria compressa

E’ più piccola di una Smart di circa 50 cm, e sarà disponibile nelle tre versioni Standard, Cargo e Pick-Up.

AirPod 2.0 standard, questo il nome commerciale attuale del segmento a0 dell'auto ad aria compressa, è un veicolo adatto a molteplici utilizzi sia per usi privati che per il settore pubblico: aeroporti, stazioni ferroviarie, uffici postali, come mezzo di trasporto municipale e in tutti quegli ambiti che necessitano di veicoli economici, ecologici e dalla grande manegevolezza. ​AirPod 2.0 verrà prodotto anche nella versione Cargo e nella versione Pick-Up, e sarà quindi il veicolo ideale per le consegne in città e per le movimentazioni di generi alimentari deperibili, medicinali, ecc, ma anche in ambiti urbani come manutenzione stradale, aree verdi, a supporto di pattuglie di polizia stradale, ecc.

Il cuore della propulsione sono due bombole d'aria ad alta pressione che fanno girare una ventola che muove le ruote. E’ la stessa ventola che, girando in direzione opposta, pompa aria compressa nei due contenitori nella fase di ricarica che si ha attaccando l'auto ad una presa elettrica.

Rivoluzionario anche il Concept industriale dell'auto ad aria compressa.

MDI (titolare dei brevetti) ha infatti immaginato e creato il concetto di concessionario/costruttore/partner: fabbriche chiavi in mano per la produzione di automobili a livello locale. A differenza dei grandi impianti di assemblaggio classici (particolarmente inquinanti), il concept MDI prevede diversi micro-stabilimenti di produzione in tutto il mondo. Queste fabbriche produrranno l'80% del veicolo che verrà poi venduto nella stessa area geografica dove è stato prodotto. Questo concetto consente una diminuzione drastica dei costi e dei problemi logistici legati al processo convenzionale (scorte, pezzi di ricambio per i rivenditori, ecc.) nonché grandi benefici all'ambiente. Tenendo conto della quantità di fabbriche MDI necessarie per raggiungere il numero di auto prodotte in un impianto convenzionale, il concetto industriale MDI permette una riduzione dei costi logistici e una diminuzione della percentuale di CO2 generata nel trasporto delle auto finite da vendere e di materie prime.

In sintesi i punti più qualficanti: un quarto di una fabbrica di assemblaggio convenzionale; un quinto del totale degli investimenti; 30% in più di dipendenti necessari; nessun inquinamento causato dal trasporto di veicoli finiti; miglior ripartizione dell'energia necessaria per la produzione; nessun trasferimento di popolazione dalle campagne alle città; acquisto di auto prodotte localmente.

In Italia AirMobility (costituita da imprenditori Sardi e del Nord Italia) è licenziataria, per la Sardegna, della tecnologia ad aria compressa di MDI SA (con sede a Nizza, di proprietà dell'ingegnere francese Guy Negre) del modello AirPod. La sede della società è a Cagliari ed il nuovo stabilimento, che darà lavoro a 35 dipendenti, è a Bolotana in provincia di Nuoro.

Di rilievo il fatto che TATA MOTORS è il licenziatario esclusivo del concept MDI SA per l’India. L'accordo tra Tata Motors e MDI prevede che Tata sostenga lo sviluppo e il perfezionamento della tecnologia.

Di seguito il video di presentazione dell'auto ad aria compressa AirPod 2.0 Stanndard.

Riccardo Bandello
Editore
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