01/01/2013 - 01:00

ATO Rifiuti e Acque: proroga al 31/12/2012, il Cdm approva

Il Consiglio dei Ministri n. 8 del 23/12/2011 ha approvato diversi provvedimenti, tra cui un decreto-legge che proroga alcuni termini previsti da disposizioni legislative. Il Governo ha approvato un ridotto numero delle proroghe e, pertanto, il decreto non può più essere denominato "milleproroghe". Tra le misure un altro anno di vita alle ATO Acque e Rifiuti.
Sono stati infatti prorogati solo alcuni termini il cui differimento è risultato, dopo attenta istruttoria, assolutamente necessario per garantire efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, nonché operatività di strutture deputate a funzioni essenziali.

Il testo reperibile in rete su leggioggi.it, così recita: "Il termine di cui all'articolo 2, comma 186, della Legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, come prorogato ai sensi dell'articolo 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, è prorogato al 31 dicembre 2012".

Nella relazione di accompagnamento si legge che "la proroga proposta intende assicurare l'indispensabbile continuità nell'erogazione dei servizi pubblici locali e nell'esercizio delle relative funzioni pubbliche, poichè l'abrogazione delle Autorità d'Ambito ad opera dell'articolo 2, comma 186-bis della Legge 191/2009, anche alla luce delle recenti modifiche al quadro normativo in materia di servizi pubblici locali, conseguente agli esiti referendari di giugno e della successiva introduzione dell'art. 4 del D.L. 138/2011, renderebbe, in caso di intempestività delle leggi regionali di attribuzione delle funzioni delle ATO ad altri soggetti, del tutto critiche le procedure di affidamento stesse. La proroga garantisce un ulteriore periodo transitorio, utile al passaggio delle funzioni delle ATO ai nuovi soggetti individuati dalle Regioni, nonché per adottare le opportune iniziative i coordinamento in tal senso."

Tra le prime reazioni alla notizia della proroga delle ATO, vi è quella del Vicepresidente dell'UPI, Antonio Saitta, riportata dall'Agenzia ASCA "E' assurdo: con il Milleproroghe il Governo ha deciso di prorogare ancora di un anno gli Ato, che avrebbero dovuto cessare di esistere nel 2010. Continuiamo a tenere in piedi enti inutili, che ci costano 250 milioni di euro l'anno, e poi spacciamo per taglio ai costi della politica la cancellazione delle Province che portera', forse, un risparmio di 65 milioni di euro". Che continua "Non comprendiamo perche' il Governo, cosi deciso a cancellare le Province, - conclude Saitta - non mostri la stessa determinazione nel cancellare enti come gli Ato che sono occupati da nominati della politica e che, grazie a questa proroga, costeranno ai cittadini altri 500 milioni di euro. Uno spreco intollerabile per chi sostiene di volere salvare l'Italia".

Le Regioni avranno, quindi, un altro anno di tempo per programmare il futuro di due rilevanti settori come quello della gestione delle acque e quello dei rifiuti, al di là di ogni polemica del momento.
Riccardo Bandello
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