24/07/2014 - 17:30

Assorinnovabili e Anie a Renzi: non fermi la green economy!

I primi testi dell'articolo 26 del decreto spalmaincentivi con le percentuali di rimodulazione delle tariffe dal 1 gennaio 2015 che emergono dalle stanze delle Commissioni Industria e Ambiente del Senato lasciano le due associazioni senza parole. Se possibile, si sta producendo un provvedimento che è ancora peggiore rispetto a quanto era stato finora ipotizzato.
Secondo Assorinnovabili e Anie gli interventi retroattivi sulle tariffe incentivanti dell'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici non solo sono gravemente dannosi per l'economia del settore e di tutto il Paese, ma rappresentano un grave vulnus del sistema democratico perché di fatto rendono carta straccia degli accordi già sottoscritti tra lo Stato e le sue imprese. Il Governo ha ignorato tutte le proposte alternative che erano state avanzate da Confindustria, assoRinnovabili e ANIE rinnovabili, decidendo unilateralmente di affossare il settore delle energie rinnovabili, proprio in un momento storico e politico in cui il rischio energetico è quanto mai elevato.

Come può un Governo fare campagna elettorale, dire a tutti che la green economy è uno strumento di sviluppo e poi calpestare un mondo intero fatto di imprese, dipendenti e continui sviluppi? La speranza delle associazioni è che nel futuro il paese sappia fare delle scelte e che finalmente si riesca a trovare un Presidente che oltre agli slogan guardi anche alla sostanza dei problemi: l'Italia ne ha bisogno! L'appello è rivolto al presidente Renzi, che in campagna elettorale aveva parlato della green economy come "strumento essenziale per far ripartire il Paese". La pensa ancora così? La richiesta avanzata è semplice: si chiede che l'articolo venga stralciato e che si attivi da subito un tavolo tecnico che ripristini la certezza del diritto nazionale e internazionale e la credibilità del Paese nei confronti degli investitori italiani e stranieri.
Tommaso Tautonico
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