01/01/2013 - 01:00

Assegnati i Panda d'Oro 2010

Su un simbolico green-carpet sono sfilati oggi a Roma i premiati del Panda d'Oro 2010, gli "Oscar dell'ambiente" consegnati dal WWF ai paladini della natura italiana per i migliori progetti di tutela ambientale.
 
Nel dettaglio i vincitori.
"Il camoscio e la sibilla", dell'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che ha reintrodotto nelle Marche di 13 camosci appenninici portati dai vicini parchi abruzzesi (una reintroduzione molto apprezzata, visto che in soli 2 anni nella nuova colonia sono già nati 6 piccoli di camoscio). 

"Salviamo l'ululone", dell'Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra, in Liguria, che ha costruito lavatoi in pietra e vasche speciali per il bene dell'ululone, un piccolo rospo giallo e nero, in forte declino numerico, che grazie anche alla collaborazione degli agricoltori locali è tornato a gracidare nei suoi habitat preferiti. 
"SOS dune costiere", dell'Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che ha "restaurato" le dune e le zone umide di due Siti di Importanza Comunitaria (SIC) lungo la costa toscana, realizzando anche sentieri, fascinate e altre infrastrutture per permettere agli amanti del mare di fruire il litorale rispettando questi delicatissimi habitat. 
Il premio speciale della giuria popolare è stato assegnato a "I giganti del Mediterraneo", agricoltori biologici pugliesi che coltivano ulivi monumentali (che hanno anche 2500 anni di età), nel rispetto della natura e della legalità, tutelando un paesaggio caratteristico del Mediterraneo. 

Inoltre, il WWF ha assegnato il diploma di "custode della biodiversità" al procuratore di Paola Bruno Giordano per il suo diretto contributo contro il traffico illegale di rifiuti pericolosi sulla costa cosentina e nella vallata del fiume Oliva, e alla giornalista Milena Gabanelli della trasmissione televisiva "Report" per il prezioso servizio di informazione sul rispetto della legalità a garanzia della tutela ambientale. 
"È un onore e un piacere premiare con il simbolo della natura in pericolo, colorato d'oro per affetto e preziosità, i progetti, gli uomini e le donne che grazie alle loro idee e al loro appassionato lavoro sul campo sono davvero i "paladini" della biodiversità italiana, e garantiscono la vitalità del nostro patrimonio ambientale e i servizi indispensabili alla vita che offre a tutti noi - ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - Mentre a Nagoya i Governi del mondo intero discutono, dichiarano e promettono obiettivi globali che ci auguriamo saranno efficaci e soprattutto raggiunti, sul territorio si realizzano ogni giorno, e nonostante finanziamenti sempre più scarsi, progetti concreti e 'buone pratiche' che fanno rinascere le nostre specie, ridanno salute ai nostri ecosistemi e restituiscono agli italiani ambienti impagabili da vivere e rispettare." 

"Il principale valore del Panda d'Oro sta proprio nella sua 'biodiversità' che comprende specie in pericolo come il camoscio appenninico e l'ululone, ecosistemi preziosi come le dune e le paludi, reliquie millenarie come gli ulivi e coraggiosi paladini della natura come Milena Gabanelli e Bruno Giordano, con la speranza di un futuro migliore per tutta la biodiversità del Bel Paese" ha concluso Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia.
L'edizione speciale del Panda d'Oro per l'Anno Internazionale della Biodiversità ha ricevuto il riconoscimento del Presidente della Repubblica che ha voluto conferire al premio Panda d'Oro la propria Medaglia. Il Panda d'Oro 2010 ha ottenuto anche il patrocinio della Camera dei Deputati, Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche agricole e forestali del Ministero dei Beni e Attività Culturali, della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome.
Lisa Zillio
autore