01/01/2013 - 01:00

Aspettando il quarto conto energia: dubbi e perplessità

Dopo tanta confusione prima delle emanazione del decreto sul quarto conto energia, con questo intervento proviamo a riassumere le posizioni delle principali associazioni del solare
Ormai dopo lo tsunami delle energie rinnovabili e cioè il tanto contestato decreto Romani, tra poco arriverà il quarto conto energia..nonostante il terzo debba ancora finire di spiegare i propri effetti.

Il percorso che l'Italia si prepara a seguire è quello contrario auspicato nel rapporto realizzato da Cleantech Group dove si indicano gli aspetti positivi e virtuosi dello sviluppo tecnologico e il vantaggio ambientale correlato.
Nel ginepraio di contrapposizioni tra i sostenitori della line legislativa del Ministro Romani e quella delle associazioni di categoria del fotovoltaico ricordiamo il Presidente di Assosolare Gianni Chianetta, il quale si è così espresso: "È giusto che il governo pensi al fotovoltaico come una fonte che può contribuire fattivamente all' autonomia energetica di cui il Paese ha tanto bisogno. Ancora una volta portiamo l'esempio della Germania, che sta puntando all' 80% da fonti rinnovabili entro il 2050. È il momento di prendere decisioni forti: auspichiamo che dal governo venga un atto di coraggio, non solo nell'interesse degli operatori ma della politica energetica del Paese. Non si tagli l'energia pulita ma piuttosto ben altre zavorre che pesano sul Paese e sulle bollette, e che niente hanno a che fare con l'interesse degli italiani".
In particolare, Assosolare auspica che:
a) si realizzi un decalage morbido degli incentivi, no a tetti annuali o cumulati;

b) confermare per il 2011 gli incentivi del Terzo Conto Energia per impianti in possesso di titolo abilitativo idoneo alla data di entrata in vigore del decreto rinnovabili. Per gli altri impianti, adozione di regime incentivante strutturato: nessun tetto annuale o cumulato, per tipologia o taglia

c) dal 1 giugno e quindi per ciascuno due quadrimestri successivi del 2011, decremento del 5% delle tariffe rispetto al Terzo Conto Energia, per impianti di taglia superiore a 200 kW.

d) dal 2012, assegnazione incentivi solo dopo dichiarazione di "fine lavori certificata". Potenza obiettivo di 1 GWp per quadrimestre, con ulteriore 2% di riduzione se superato obiettivo nel quadrimestre.

e) definire incentivi che consentano il consolidamento delle aziende manifatturiere "made in Italy";

f) istituire tavolo al MSE per monitorare il mercato e i costi in bolletta dei nuovi incentivi.

Invece, secondo ANIE/ GIFI "I due principi fondamentali per gestire al meglio la transizione  sono quelli di salvaguardare gli investimenti già avviati e di evitare l'adozione di ogni misura che provochi distorsioni al mercato come è successo nel caso del Salva Alcoa." ANIE/GIFI ha anche presentato durante il dibattito le linee generali della proposta in via di definizione per il 4° Conto Energia che sarà discussa nei prossimi giorni con il Ministero dello Sviluppo Economico. Le istanze dell'industria fotovoltaica italiana sono: l'incentivo deve essere considerato come un mezzo per accompagnare da un lato il mercato alla maturità e dall'altro l'industria nazionale alla piena competitività; l'incentivo può essere ridotto in maniera gradualeparallelamente alla riduzione dei costi dei sistemi fotovoltaici in modo da dare stabilità al mercato; la struttura del 4° Conto Energia dovrebbe premiare l'autoconsumo e continuare a sostenere la rimozione di eternit ed i premi per l'efficienza energetica.
Infine, stando a quanto annunciato  dal sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, il decreto che definirà il nuovo regime di incentivazione al fotovoltaico arriverà in Consiglio dei Ministri la prossima settimana.
Inoltre, Saglia ha spiegato che il provvedimento "disciplinerà il periodo transitorio tra il 1° giugno ed il 31 dicembre 2011 per le domande giacenti e poi costruirà un nuovo sistema dal 1° gennaio 2012, che sarà simile al modello tedesco".
 
Alessio Elia
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