01/01/2013 - 01:00

Arsenico in acqua!?! Tecnologie per la rimozione

L' acqua porta in sé l' essenza della vita e per questo è dotata di una sacralità intrinseca. Data l' importanza rilevante che questo composto incolore ed inodore assume, si fa forte l'esigenza di proteggerla da fonti tossiche.
La presenza di arsenico, As, nelle acque di falda è molto diffusa a livello mondiale; in particolare la popolazione più a rischio è quella del Bangladesh in quanto elevate concentrazioni di As caratterizzano oltre il 50% delle fonti di approvvigionamento di questo Paese.

L' arsenico può essere presente naturalmente nelle acque (un'importante fonte è costituita da attività geotermiche e vulcaniche) e/o derivare dalle più disparate attività antropiche (insetticidi e diserbanti, applicazione di arseniuri -di gallio, indio e tallio- nel settore dell' elettronica, produzione di pigmenti per smalti e vernici, ect).

È ben nota la pericolosità per la salute associata a tale elemento chimico; in particolare, esso è stato ritenuto cancerogeno dall' Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Pertanto la sua rimozione dalle acque costituisce un'esigenza inderogabile.

A livello normativo è indicato come valore massimo ammissibile una concentrazione di 10 ppb per le acque destinate al consumo umano. Quindi è consentita la presenza di As nelle acque non oltre il valore di 10 µg/l a conferma di come tale elemento sia estremamente tossico e l'assunzione di anche piccole quantità possa provocare problemi gravi alla salute.

Diverse sono le tecnologie, prevalentemente basate su processi chimico-fisici, sviluppate per la rimozione dell' arsenico. Il processo di adsorbimento è quello che ha riscosso maggiore successo in quanto consente di ottenere rendimenti di rimozione superiori al 95% e assume particolare interesse con riguardo all'individuazione delle condizioni ottimali per lo svolgimento dello stesso processo e all'individuazione di materiali adsorbenti che consentano di massimizzare l'efficienza di rimozione e di ridurre i costi di approvvigionamento nonché di esercizio.

Nell'allegato è contenuto un approfondimento su questo tema.

(autore: Mariangela Consoli)
Redazione
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