01/01/2013 - 01:00

Approvato storico Piano per salvare le Tigri

Il decisivo vertice di San Pietroburgo si è concluso oggi con l'approvazione di un Piano Globale per il Recupero della Tigre, una dichiarazione d'intenti firmata dai capi di Governo convenuti e una serie di appuntamenti nel 2011 per realizzare gli impegni assunti e decidere come finanziare e monitorare il Piano. L'obiettivo è raddoppiare il numero di esemplari entro il 2022.
 
Il Piano Globale, elaborato dagli Stati che ancora ospitano esemplari di tigri, in collaborazione con la Banca Mondiale, il Fondo Globale per l'Ambiente e organizzazioni come il WWF, ha una durata di 12 anni, prevede la creazione di un primo fondo di 127 milioni di dollari e un ampio pacchetto di azioni per aiutare le tigri a riprendersi da decenni di bracconaggio e distruzione degli habitat forestali. "Questo summit ha fornito la risposta necessaria e siglato l'impegno assunto ad alto livello da parte dei diversi Paesi che ancora ospitano popolazioni di tigre. Un impegno che era necessario per creare una piattaforma d'azione globale e ribaltare la situazione in cui versano le tigri, che le sta conducendo sull'orlo dell'estinzione - ha detto Massimiliano Rocco, responsabile Specie e TRAFFIC del WWF Italia - La strada è stata definita. Ora i governi devono mantenere l'entusiasmo politico dimostrato e portare avanti questo importante slancio globale per la tigre. Con l'aiuto di tutti, la regina della giungla potrà essere salvata."
 
I costi di questo primo passo del Piano di Recupero sono stati in larga parte coperti dagli stessi Stati-range della tigre. 
Il WWF si è impegnato a spendere 50 milioni di dollari nei prossimi cinque anni per la conservazione della tigre, con l'obiettivo di aumentare la cifra fino a 85 milioni di dollari, e supporterà con azioni specifiche gli impegni dei Governi per salvare la tigre. 
La Banca Mondiale e il Fondo Globale per l'Ambiente hanno garantito importanti prestiti al Piano e ad alcuni degli Stati-range. 
 
Ma per realizzare tutti gli obiettivi e rendere esecutivo il Piano di Recupero servono ancora 350 milioni di dollari.
Tutti possono dare il proprio contributo, cosiì come ha fatto l'attore Leonardo di Caprio, e salvare così un patrimonio inestimabile che appartiene a tutti noi (www.wwf.it/tigre ).
I contributi raccolti sosterranno le azioni di sorveglianza 24 ore su 24 contro i bracconieri, le indagini per combattere il commercio clandestino, l'istituzione di nuove aree protette e nuove regole nei Paesi in cui vive la tigre. 
Lisa Zillio
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