17/10/2018 - 15:12

Anche gli alberi parlano con l'Internet of Things

Foreste 4.0: grazie all’IoT in Italia arrivano gli alberi parlanti con il progetto TRACE.

Al via nel Bosco di Piegaro (PG) il progetto TRACE, realizzato per la prima volta in Italia dal PEFC Italia e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) per sperimentare il sistema Tree Talker che monitora in tempo reale lo stato di salute di boschi e foreste attraverso tecnologie IoT (Internet of Things)

Anche gli alberi parlano con l'Internet of Things

Foreste 4.0: grazie all’IoT in Italia arrivano gli alberi parlanti con il progetto TRACE.

Al via nel Bosco di Piegaro (PG) il progetto TRACE, realizzato per la prima volta in Italia dal PEFC Italia e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) per sperimentare il sistema Tree Talker che monitora in tempo reale lo stato di salute di boschi e foreste attraverso tecnologie IoT (Internet of Things)

La sperimentazione mira a integrare e migliorare gli attuali sistemi di certificazione delle foreste e delle piantagioni di alberi.

Mettere l’innovazione al servizio della natura per monitorare lo stato di salute di boschi e foreste: con questo scopo - per la prima volta in Italia - prende il via all’interno del Bosco di Piegaro (PG) il progetto TRACE (TRee monitoring to support climate Adaptation and mitigation through PEFC CErtification), finanziato dal PEFC Internazionale e nato dalla collaborazione tra PEFC Italia, ente normatore della certificazione di gestione del patrimonio forestale, e la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).

Il progetto intende migliorare gli attuali sistemi di certificazione e monitoraggio delle foreste e delle piantagioni di alberi attraverso l’applicazione del sistema di ultima generazione Tree Talker basato sull’IoT (Internet of Things), in grado di fornire in tempo reale una rete di monitoraggio delle funzioni dell'albero.

La sperimentazione di TRACE viene messa in atto su piccola scala all’interno di una foresta di 146 ettari certificata PEFC denominata Bosco di Piegaro a Città della Pieve (PG), in Umbria, di proprietà della Famiglia Margaritelli. 

Gli “alberi parlanti” sono 36, appartenenti a diversi tipi di ecosistemi, in tre parti distinte della proprietà: una nella parte forestale a conifere e una in quelle a latifoglie, mentre il terzo gruppo di alberi con i sensori si trova nell’impianto di arboricoltura da legno. Ciascun albero è dotato di un pacchetto di sensori per misurare diversi parametri eco-fisiologici, quali i flussi d’acqua, la crescita in diametro, la quantità e la qualità del fogliame, la stabilità, la respirazione, la salute e la mortalità degli alberi in risposta a fattori umani e climatici.

“I sistemi IoT rappresentano un’occasione unica per migliorare le capacità di monitoraggio ambientale a costi estremamente bassi e in tempo reale”, spiega Antonio Brunori, Segretario Generale del PEFC Italia. “Integrando e installando tecnologie IoT di ultima generazione in una rete di monitoraggio su piccola scala nel Bosco di Piegaro, intendiamo dimostrare e promuovere l’utilità di questa tecnologia anche per la certificazione forestale, così da diffonderla rapidamente su larga scala e con costi contenuti”.

Grazie al sistema Tree Talker infatti le entità già certificate per la gestione forestale sostenibile o quelle che richiedono di entrare nel sistema di certificazione (proprietari e gestori forestali, proprietari di piantagioni di arboricoltura da legno) possono conoscere i propri alberi, essere consapevoli della loro salute o di eventuali parassiti o malattie e essere in grado di quantificare la quantità di carbonio stoccata da ogni pianta

Inoltre, l’analisi dei dati tramite algoritmi di apprendimento automatico, strumenti GIS e cloud computing, consente di correlare una grande quantità di dati e ricavare informazioni personalizzate.

“Nelle attuali condizioni di fragilità in cui vertono gli ecosistemi terrestri a causa dei cambiamenti climatici, la gestione e la certificazione delle foreste svolgono un ruolo sempre più importante”, aggiunge Riccardo Valentini, Membro del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. “Misurare con strumenti innovativi la capacità degli ecosistemi di stoccare carbonio o di essere resilienti ai cambiamenti ambientali è fondamentale per prendere decisioni in merito al miglioramento della qualità e della redditività della gestione forestale”.


Chi è PEFC Italia
PEFC Italia è un’associazione senza fini di lucro che costituisce l’organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale. 
Il PEFC è un’iniziativa internazionale basata su una larga intesa delle parti interessate all’implementazione della gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Partecipano allo sviluppo del PEFC i rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, organizzazioni ambientaliste, dei consumatori finali, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, della ricerca, del mondo dell’industria del legno e dell’artigianato. 
Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l'immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno, carta e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile.


Chi è Fondazione CMCC
La Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Fondazione CMCC) è un istituto di ricerca non-profit. 
La mission di CMCC è studiare e modellare il sistema climatico e la sua interazione con l’ambiente e la società al fine di fornire risultati scientifici affidabili, rigorosi e tempestivi, che a loro volta stimolino la crescita sostenibile, la protezione dell’ambiente e lo sviluppo di politiche di adattamento e di mitigazione guidate dalla scienza in un clima che cambia.
Riccardo Valentini, Membro del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, è stato insignito nel 2007 del Premio Nobel per la Pace, insieme ad altri scienziati del Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), per le ricerche relative ai cambiamenti climatici.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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